"Abbiamo ristretto le aree di interesse e ampliato la nostra quota di mercato in quelle aree", ha detto il direttore finanziario Takumi Kitamura in un briefing mercoledì.

Avendo abbassato bruscamente il punto di pareggio, "siamo fiduciosi che la redditività sia ora molto più sostenibile".

Kitamura ha anche detto che la banca probabilmente raggiungerà il suo obiettivo di riduzione dei costi di 140 miliardi di yen (1,33 miliardi di dollari) entro marzo, un anno prima del piano stabilito due anni fa.

L'utile netto di ottobre-dicembre è balzato del 72% da un anno prima a 98,4 miliardi di yen (937 milioni di dollari), il più alto profitto del terzo trimestre dal 2005.

L'unità di business all'ingrosso di Nomura è emersa come un driver di profitto chiave negli ultimi trimestri dopo una revisione di due anni fa che ha incluso 1 miliardo di dollari in tagli di costi e il ridimensionamento di alcune delle sue attività a bassa crescita.

Il segmento, che consiste nei mercati globali e nelle braccia dell'investment banking, ha registrato un utile ante imposte di 76,9 miliardi di yen, in crescita del 78%.

Come i suoi colleghi occidentali, Nomura ha sperimentato un salto nel trading dei mercati derivante dall'alta volatilità causata dall'incertezza intorno alle elezioni americane e dal rilascio dei vaccini per il coronavirus.

La sua attività di investment banking ha beneficiato di un'ondata di fusioni e acquisizioni, così come della raccolta di fondi d'emergenza da parte di società giapponesi, compresa la compagnia aerea ANA Holdings.

Una forte attività all'ingrosso è di buon auspicio per l'ambizione di Nomura di diventare una banca d'investimento globale, dato che la banca rimane un giocatore di medie dimensioni a livello internazionale, in competizione con rivali statunitensi ed europei molto più grandi e dalle tasche profonde.

Sta anche cercando di ricostruire la sua attività di gestione patrimoniale nel resto dell'Asia e del Medio Oriente.

La divisione al dettaglio della banca, che serve principalmente gli investitori individuali, ha registrato 28,3 miliardi di yen di reddito ante imposte, rispetto ai 17,6 miliardi, grazie al miglioramento del sentimento degli investitori.

(1 dollaro = 105,0600 yen)