MILANO (MF-DJ)--La guerra in Ucraina ha portato molti Paesi a dover fare più affidamento sui combustibili fossili a breve termine, con l'impegno però ad abbandonarli più rapidamente in futuro. Ora, l'aggravarsi della crisi energetica, l'ondata di caldo a livello globale, l'aumento dei prezzi, i problemi della catena di approvvigionamento e le preoccupazioni per una recessione economica minacciano di ritardare le promesse a lungo termine di effettuare una transizione verso fonti di energia a basse emissioni.

La situazione è particolarmente complessa in Europa, dove la prospettiva di una grave carenza di carburante quest'inverno sta focalizzando l'attenzione dei leader sui problemi da affrontare nell'immediato, affermano investitori ed economisti.

I prezzi all'ingrosso del gas naturale in Europa sono aumentati notevolmente la scorsa settimana, poiché la Russia ha tagliato i flussi attraverso un gasdotto chiave nella regione, il Nord Stream 1. Un'ondata di caldo torrido, la carenza di energia idroelettrica e problemi di corrosione nei reattori nucleari francesi stanno rendendo la situazione energetica nel continente ancora più difficile, affermano gli esperti di energia. Anche i bassi livelli dell'acqua sul Reno, un fiume che funge da rotta di navigazione chiave in Europa, hanno suscitato preoccupazioni circa ulteriori interruzioni nella fornitura di merci chiave.

In risposta, i governi e le aziende si sono dati da fare per trovare soluzioni di fornitura che coinvolgono più combustibili fossili. Molti stanno siglando contratti per la fornitura di gas naturale liquefatto con Stati Uniti, Medio Oriente e Africa. I sostenitori dell'energia verde affermano che la guerra in Ucraina e gli alti prezzi del carburante potrebbero aiutare ad accelerare la transizione energetica del continente.

Molti osservatori del mercato affermano che i piani dell'Europa sull'energia verde stanno passando in secondo piano rispetto agli sforzi per affrontare gli effetti della guerra in Ucraina, l'aumento dell'inflazione e le tensioni post-Covid sulle catene di approvvigionamento. Il colosso francese dell'energia Schneider Electric sta subendo ritardi fino a un anno per i suoi progetti di energia rinnovabile in Paesi come Spagna e Paesi Bassi, principalmente a causa di problemi alla catena di approvvigionamento e costi di trasporto più elevati. Gli Stati Uniti stanno affrontando gli stessi problemi dell'Europa in termini di aumento dei costi e interruzioni delle catene di approvvigionamento per le energie rinnovabili, che ritardano i progetti.

Secondo i critici, alcuni sforzi europei per garantire l'approvvigionamento di energia sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina comportano ingenti investimenti a lungo termine che allungheranno la dipendenza della regione dai combustibili fossili. A luglio, l'Ue ha deciso di includere il gas naturale nell'elenco degli investimenti verdi del blocco, una mossa che potrebbe aiutare l'Ue a procurarsi le forniture necessarie ma anche aprire le porte a un utilizzo più lungo del carburante.

cos


(END) Dow Jones Newswires

August 01, 2022 08:33 ET (12:33 GMT)