Conferenza stampa

Berna, 16 giugno 2022

Fritz Zurbrügg

Considerazioni introduttive di Fritz Zurbrügg

Nella mia esposizione intendo presentare i principali risultati del nuovo rapporto sulla stabilità finanziaria, pubblicato questa mattina dalla Banca nazionale svizzera (BNS).

Contesto economico

Dalla pubblicazione del rapporto sulla stabilità finanziaria dell'anno scorso e fino alla fine del 2021 le condizioni economiche e finanziarie per il sistema bancario svizzero sono rimaste favorevoli. Nella maggior parte dei paesi il prodotto interno lordo (PIL) ha recuperato, se non superato, il livello antecedente alla crisi e il tasso di disoccupazione è diminuito su scala mondiale. I rating delle imprese sono migliorati e la qualità dei crediti si è mantenuta elevata. Recentemente, però, tali condizioni si sono deteriorate, a causa sia della guerra in Ucraina sia dell'aumento globale dell'inflazione.

Come illustrato dal mio collega Thomas Jordan, nel suo scenario di base la BNS parte dal presupposto che gli effetti della guerra sull'attività economica e sull'inflazione in Svizzera saranno temporanei e moderati. Tuttavia, le prospettive economiche sono soggette a una notevole incertezza per quanto riguarda l'evoluzione delle condizioni finanziarie e monetarie e l'andamento congiunturale.

Questo contesto implica diversi rischi per la stabilità finanziaria. In primo luogo, in numerosi paesi, tra cui la Svizzera, il divario fra il livello dei prezzi degli immobili residenziali e quello spiegabile con fattori fondamentali (quali i canoni di affitto e il reddito) si è ulteriormente ampliato. In secondo luogo, le quotazioni in borsa sono ancora elevate in determinati mercati, nonostante i recenti cali. In terzo luogo, sia l'indebitamento pubblico sia quello privato delle imprese sono aumentati considerevolmente durante la pandemia. Queste vulnerabilità accrescono l'esposizione dell'economia e dei mercati finanziari e immobiliari a shock negativi.

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Berna, 16 giugno 2022

Fritz Zurbrügg

Conferenza stampa

Vorrei ora esaminare la situazione delle due banche attive a livello globale, ossia Credit Suisse e UBS. In seguito, presenterò la nostra valutazione circa le banche orientate al mercato interno.

Banche attive a livello globale

La redditività delle due banche attive a livello globale ha mostrato un andamento divergente: se per UBS essa è stata elevata nel raffronto storico grazie a un incremento dell'utile, nel caso di Credit Suisse è risultata negativa, per effetto, da un lato, di fattori straordinari come ingenti accantonamenti per rischi legali e, dall'altro, del risultato operativo relativamente esiguo registrato nel periodo in esame.

Tale evoluzione discordante della redditività si riflette anche negli indicatori di mercato, come i premi dei «credit default swap» (CDS) e i corsi azionari. Dopo le perdite subite in connessione al fondo Archegos, il mercato ha cominciato a operare una distinzione più netta fra le due banche, valutando UBS in modo più positivo rispetto a Credit Suisse. Con lo scoppio della guerra in Ucraina il giudizio del mercato sulle due banche svizzere, come anche su altri istituti bancari attivi a livello globale, è nel complesso peggiorato.

La situazione patrimoniale di entrambe le banche è invece ulteriormente migliorata dall'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria. Nel caso di UBS ciò è riconducibile all'aumento di capitale tramite gli utili non distribuiti, in quello di Credit Suisse a una riduzione dei rischi oltreché a un incremento di capitale. I coefficienti patrimoniali dei due istituti superano i requisiti regolamentari e si situano al di sopra della media nel confronto internazionale.

Grazie a tale dotazione di capitale, entrambe le banche sono ben preparate per affrontare le sfide attuali. Le ripercussioni immediate della guerra in Ucraina dovrebbero risultare limitate, in quanto le posizioni di rischio di Credit Suisse e UBS verso ambedue le parti in conflitto sono relativamente modeste. Un'escalation della guerra o un ulteriore ampliamento delle sanzioni potrebbero però comportare evoluzioni negative del contesto economico e delle condizioni sui mercati finanziari. La BNS ne tiene conto nelle sue analisi degli scenari di stress standard, secondo cui il potenziale di perdita delle banche rimane cospicuo.

L'assunzione di rischi è insita all'attività bancaria e nell'ottica della stabilità finanziaria è fondamentale che questi siano coperti da una dotazione di capitale sufficiente. Le nostre analisi evidenziano la necessità dei requisiti patrimoniali «too big to fail» per le banche di rilevanza sistemica in Svizzera al fine di assicurare una resilienza adeguata di Credit Suisse e UBS.

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Berna, 16 giugno 2022

Fritz Zurbrügg

Conferenza stampa

Banche orientate al mercato interno

Passo ora a considerare le banche orientate al mercato interno.

Nel 2021 la redditività di questi istituti è leggermente aumentata. La maggiore efficienza dei costi e la riduzione degli accantonamenti per il rischio di credito hanno permesso di compensare l'erosione dei margini di interesse. Come negli anni precedenti, tali istituti hanno accresciuto la loro base di capitale accantonando parte degli utili conseguiti. Per queste banche una redditività sostenibile e ingenti riserve di capitale sono essenziali per poter assorbire le perdite nel caso di una materializzazione dei rischi assunti e continuare al contempo ad approvvigionare l'economia con crediti.

Nel contesto attuale due fonti di rischio sono particolarmente rilevanti per le banche orientate al mercato interno. In primo luogo, un'escalation della guerra in Ucraina potrebbe provocare un rallentamento dell'economia svizzera più marcato del previsto e quindi determinare un deterioramento dei portafogli creditizi delle banche. In secondo luogo, un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie e monetarie potrebbe comportare una correzione sul mercato ipotecario e immobiliare in Svizzera. L'esposizione di questi istituti a tali mercati è aumentata ulteriormente dalla pubblicazione dell'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria. Il volume dei loro prestiti ipotecari è infatti ancora cresciuto. Per quanto riguarda la qualità dei crediti, la revisione delle norme in materia di autodisciplina delle banche del gennaio 2020 ha invece condotto a una diminuzione della quota di nuovi finanziamenti per immobili residenziali a reddito aventi un elevato rapporto prestito-valore(«loan to value»). Ciononostante, per i nuovi crediti è aumentato il rapporto prestito-reddito(«loan to income») che misura i rischi di sostenibilità.

Le analisi della BNS indicano che le riserve di capitale proprio di cui dispone la maggior parte delle banche orientate al mercato interno sarebbero sufficienti a sopportare le perdite negli scenari di stress considerati, come anche, fra l'altro, in quello caratterizzato da una grave recessione o da un rialzo dei tassi di interesse accompagnato da una correzione dei prezzi immobiliari. Tuttavia, stando alle simulazioni, i fondi propri di alcuni istituti potrebbero diminuire fortemente e avvicinarsi ai requisiti minimi regolamentari, o scenderne persino al di sotto.

Considerata l'esposizione al rischio di queste banche, è molto importante che esse dispongano di una dotazione di capitale adeguata. La recente riattivazione del cuscinetto anticiclico di capitale contribuisce a mantenere resiliente il sistema bancario. La Banca nazionale continuerà a seguire attentamente gli sviluppi sul mercato ipotecario e immobiliare e a verificare la necessità di attuare ulteriori misure al fine di contenere i rischi per la stabilità finanziaria.

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SNB - Swiss National Bank published this content on 16 June 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 16 June 2022 08:12:04 UTC.