Lo ha dichiarato Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino, aggiungendo che la Russia cerca disperatamente una forma di vittoria, menzionando Mariupol o la capitale di Kiev come gli obiettivi più probabili.

"Hanno bisogno almeno di qualche vittoria prima di essere costretti ad avviare i negoziati finali", ha scritto Denysenko su Facebook. "Di conseguenza, la nostra missione è di resistere per i prossimi 7-10 giorni".

La Russia ha detto ieri che aprirà corridoi umanitari per i civili in fuga da Kiev e altre città ucraine. L'unico corridoio operativo da ieri parte dalla città di Sumy.

Circa 5.000 civili sono saliti su autobus in partenza dalla città del Nord-Est, dopo che Mosca e Kiev hanno raggiunto un accordo sul corridoio, ha detto il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyy.

Circa 1.000 persone sono riuscite a partire, muovendosi verso la città di Poltava, ha detto, aggiungendo che il corridoio sarà ancora attivo oggi.

Zhyvytskyy ha anche detto che l'area residenziale di Sumy è stata bombardata stanotte, causando la morte di 22 civili. Ha definito l'incidente "un omicidio di massa".

Mosca nega di aver preso di mira civili. Reuters non ha potuto verificare quanto accaduto a Sumy.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)