L'azienda italiana di servizi digitali SeSa, spesso in cima alla lista delle scelte quantitative di MarketScreener, potrebbe presto essere una di queste.

Vero e proprio acquirente seriale, SeSa ha recentemente pubblicato risultati trimestrali estremamente positivi che confermano la sua traiettoria di crescita.

In effetti, l'anno 2023 è stato finora altrettanto generoso di acquisizioni rispetto all'anno precedente e tutti e tre i segmenti di attività - servizi di integrazione, gestione di database e distribuzione – continuano la loro forte espansione.

Un altro punto di forza dell'azienda è la struttura azionaria, controllata per metà dai fondatori e dai dirigenti del gruppo affiancati, con un quinto del capitale, dall'importante società Tamburi Investment Partners.

Questa configurazione rassicurante, a priori, evita disastri come quello subito dagli azionisti di Atos.

Focalizzata su settori abbastanza simili, e azzardando un confronto con un’azienda francese, notiamo che SeSa ha margini operativi più bassi di quelli di Neurones.

Le due aziende seguono modelli commerciali diversi: SeSa acquisisce un gran numero di aziende, mentre Neurones privilegia la crescita organica.

Tuttavia, il percorso a lungo termine dell’italiana è molto soddisfacente. Nel periodo 2013-2023 il suo fatturato è quadruplicato e l'azienda, a parità di condizioni, dovrebbe essere in grado di realizzare un utile per azione di almeno 7 euro entro il 2025.

Le circa sessanta acquisizioni effettuate nel periodo sono state finanziate con prudenza a multipli medi di x5 l'EBITDA, senza compromettere il bilancio. Tuttavia, nonostante le dimensioni incomparabilmente superiori e un rendimento del capitale proprio superiore al 20% negli ultimi tre anni, SeSa stessa è attualmente valutata a meno di x6 del suo EBITDA previsto per il prossimo anno.