Gli americani che faranno acquisti per i barbecue del 4 luglio pagheranno in media il 17% in più rispetto all'anno scorso per articoli come hamburger e limonata, secondo l'American Farm Bureau Federation, un esempio della brutale pressione sui prezzi che i consumatori devono affrontare a livello globale.

Tuttavia, il messaggio in stile "whatever-it-takes" di Jerome Powell della scorsa settimana potrebbe aver convinto i mercati obbligazionari che la Federal Reserve degli Stati Uniti fa sul serio quando si tratta di colpire l'inflazione.

I breakeven a cinque anni, un indicatore dell'inflazione futura, sono ora intorno al 2,6%, un intero punto percentuale in meno rispetto ai livelli di aprile. E mentre i mercati dei titoli del Tesoro in contanti sono chiusi lunedì, i futures implicano rendimenti a 10 anni intorno al 2,88%, 60 punti base al di sotto dei picchi di giugno.

L'attenuazione delle aspettative di inflazione è positiva per le azioni, e Wall Street ha registrato un rally venerdì. Ma non se i timori di recessione sono i principali fattori trainanti, come molti sostengono. Si noti che gli speculatori avevano tagliato le scommesse ribassiste sui futures del Tesoro già prima del discorso di Powell, come mostrano i dati della CFTC per la settimana fino al 28 giugno.

Si noti anche il rally di venerdì dei Treasury e dei Bund, anche dopo la stampa di un'inflazione record dell'8,6% nella zona euro.

I rendimenti dei Bund stanno cercando di risalire dopo un crollo di 20 punti base che li ha portati ai minimi di un mese.

Non c'è molto da rallegrarsi sui mercati azionari; le azioni mondiali e l'indice azionario paneuropeo sono marginalmente in rialzo. I futures di Wall Street sono in calo.

In tutto questo, il dollaro è di nuovo in piedi, dopo aver guadagnato quasi l'1% la scorsa settimana, soprattutto a spese di altri titoli legati alle materie prime, come il dollaro australiano.

Gli sviluppi chiave che dovrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati lunedì:

-Le esportazioni tedesche sono diminuite a maggio a causa dell'indebolimento della domanda dell'UE.

-L'Israele è visto aumentare i tassi di 50 punti base all'1,25%.

-Lo sviluppatore cinese Shimao non paga un'obbligazione da 1 miliardo di dollari.

-I prezzi del petrolio scivolano a causa dei timori di recessione

- Kohl's interrompe le trattative con Franchise, citando "condizioni di finanziamento difficili".