Mercoledì, Shell ha esortato gli azionisti a votare contro una risoluzione indipendente, co-firmata da un gruppo di 27 investitori, che esorta la società energetica a fissare obiettivi climatici più severi.

La risoluzione, la più grande finora in termini di dimensioni dei partecipanti, è guidata dall'azionista attivista Follow This e sarà votata in occasione dell'assemblea generale annuale di Shell il 21 maggio.

In un avviso prima dell'assemblea generale, Shell ha raccomandato di votare contro la risoluzione, affermando che "è contraria sia alla buona governance che agli interessi degli azionisti, e ha anche conseguenze negative per i nostri clienti".

La risoluzione, presentata da un gruppo di investitori con circa 4.000 miliardi di dollari in gestione, esorta Shell ad allineare i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio a medio termine con l'Accordo sul clima di Parigi, comprese le emissioni dei combustibili consumati dai consumatori di Shell.

Il mese scorso, Shell ha indebolito un obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio per il 2030 e ha eliminato un obiettivo di riduzione dell'intensità di carbonio per il 2035, citando le aspettative di una forte domanda di gas e l'incertezza della transizione energetica. L'azienda ha tuttavia riaffermato un piano per ridurre le emissioni a zero entro il 2050.

La ritirata di Shell ha seguito una mossa simile da parte della rivale BP, l'anno scorso, quando molti governi di tutto il mondo hanno rallentato l'attuazione delle politiche climatiche e ritardato gli obiettivi, a causa dell'impennata dei costi energetici e delle preoccupazioni relative all'approvvigionamento.

Shell ha dichiarato che la risoluzione, se approvata, "avrebbe un impatto finanziario negativo rilevante sull'azienda e sulla sua ambizione di essere il caso di investimento nella transizione energetica".

Nel complesso, Shell ha aggiunto che la risoluzione avrebbe "un impatto negativo sul clima".

Il fondatore di Follow This, Mark van Baal, ha dichiarato che "il rifiuto di Shell di questa giusta richiesta da parte di 27 dei suoi maggiori investitori dimostra l'intenzione dell'azienda di rimanere in rotta di collisione con l'Accordo sul clima di Parigi".

La risoluzione di Shell sulla sua strategia di transizione energetica sarà votata all'Assemblea generale.