La Commissione UE ha avviato un'indagine sulle gare d'appalto pubbliche per la tecnologia medica in Cina.

Sta esaminando se ai fornitori europei viene garantito un accesso equo, si legge nella Gazzetta Ufficiale dell'UE di mercoledì. L'indagine è la prima del suo genere nell'ambito dello Strumento per gli Appalti Internazionali dell'UE, che mira a promuovere la parità di trattamento nell'accesso ai mercati internazionali degli appalti pubblici. A seguito dell'indagine, le aziende cinesi potrebbero subire restrizioni nella partecipazione alle gare d'appalto dell'UE. L'UE si lamenta da tempo delle restrizioni all'accesso al mercato cinese in numerosi settori.

Pechino ha criticato l'approccio europeo. "Da qualche tempo l'UE sta attingendo alla sua cassetta degli attrezzi economici e invia segnali protezionistici prendendo di mira le aziende cinesi", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. Così facendo, la comunità internazionale sta distruggendo la sua reputazione. L'UE si è sempre vantata di essere il mercato più aperto del mondo, ma si sta gradualmente spostando verso il protezionismo. Wang ha invitato Bruxelles a porre fine a quelle che considera restrizioni ingiustificate nei confronti delle aziende cinesi.

La Gazzetta Ufficiale dell'UE, invece, ha elencato diversi fatti sospetti che indicano che la Cina favorisce gli offerenti nazionali. Questi includono una politica "buy China", restrizioni alle importazioni e condizioni che portano a offerte anormalmente basse che le aziende orientate al profitto non potrebbero presentare. "La valutazione preliminare della Commissione indica che le misure e le pratiche di cui sopra costituiscono un serio e ricorrente ostacolo all'accesso degli operatori economici dell'Unione Europea, sia de jure che de facto", si legge nella Gazzetta Ufficiale. La Commissione UE ha invitato la Cina a discutere la questione e le ha chiesto di presentare il suo punto di vista. L'indagine dovrà essere completata entro nove mesi, ma la Commissione ha la possibilità di estendere questo periodo di cinque mesi.

(Relazione di Philip Blenkinsop, scritta da Christian Götz e Philipp Krach, a cura di . Per qualsiasi domanda, la preghiamo di contattare la nostra redazione all'indirizzo berlin.newsroom@thomsonreuters.com (per la politica e l'economia) o frankfurt.newsroom@thomsonreuters.com (per le aziende e i mercati).