ZUGO (awp/ats) - Importante cessione per Sika: il gruppo con sede a Baar (ZG) attivo nelle specialità chimiche, con prodotti usati in particolare nell'edilizia e nell'industria, ha deciso di vendere una parte di MBCC, l'ex filiale del colosso tedesco BASF la cui acquisizione è in corso.

L'unità in questione si occupa di additivi ed è stata ceduta a Ineos Enterprises, entità del gruppo chimico inglese Ineos, spiega Sika in un comunicato odierno. Si parla di un complesso di fabbriche e di reti di distribuzione presenti in 36 paesi che può contare su 1600 dipendenti e che nel 2022 ha generato un fatturato di 920 milioni di franchi.

L'operazione si spiega con le riserve espresse da alcune autorità della concorrenza in seguito all'annuncio, alla fine del 2021, dell'acquisizione di MBCC. Sika deve cioè vendere alcuni comparti per evitare di godere di una posizione dominante su alcuni mercati. I tempi dell'acquisto di MBCC sono così slittati: Sika si aspetta di portare a termine la transizione totale - di 5,5 miliardi di franchi - nel primo semestre di quest'anno. Il fatturato del gruppo dovrebbe salire di 2,9 miliardi di franchi, un dato già al netto delle attività appena cedute.

L'impresa ha inoltre confermato le dichiarazioni precedenti, secondo le quali l'acquisizione di MBCC dovrebbe generare sinergie annuali per 160-180 milioni di franchi svizzeri. Il gruppo descrive quindi la cessione annunciata oggi come una tappa importante per il completamento dell'operazione complessiva.

Fondata nel 1910 e nota anche al grande pubblico per il suo logo dal caratteristico triangolo rosso, Sika produce sistemi e prodotti per l'incollaggio, la sigillatura, l'isolamento, l'insonorizzazione, il rinforzo e la protezione, utilizzati nei settori dell'edilizia e dell'industria automobilistica. Il gruppo è una realtà presente in un centinaio di paesi con oltre 300 fabbriche e 27'500 dipendenti. Nel 2021 (ultimi dati annuali completi disponibili) ha realizzato un fatturato di 9,2 miliardi di franchi (record aziendale) e un utile netto di 1,1 miliardi.

L'impresa è quotata in borsa e figura nell'SMI, il listino dei 20 principali titoli elvetici. L'azione ha guadagnato l'11% da inizio 2023 e il 41% sull'arco di tre anni, mentre se si prende come riferimento un arco di tempo di 52 settimane la performance è negativa: -25%.