La stima degli utili del primo produttore mondiale di chip di memoria, smartphone e TV - un punto di riferimento per la domanda dei consumatori globali - rappresenta un segnale preoccupante per i risultati trimestrali di altre aziende tech.

Gli utili di Samsung dovrebbero ridursi nuovamente nel trimestre in corso, secondo gli analisti, dopo che la società sudcoreana ha annunciato che gli utili operativi nei tre mesi tra ottobre e dicembre sono probabilmente scesi del 69% a 4.300 miliardi di won (3,37 miliardi di dollari) dai 13.870 miliardi di won dell'anno precedente.

Per Samsung si tratta degli utili trimestrali ai minimi dal terzo trimestre del 2014, inferiori anche ai 5.900 miliardi previsti da Refinitiv SmartEstimate, una proiezione ponderata in base alle previsioni degli analisti che sono più costantemente accurati.

"Tutte le attività di Samsung hanno avuto un momento difficile, ma soprattutto chip e dispositivi mobili", ha affermato Lee Min-hee, analista di BNK Investment & Securities.

Si stima che i ricavi trimestrali sono calati del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a 7.000 miliardi di won, ha affermato Samsung in un breve comunicato preliminare sugli utili. La quarta società quotata in Asia per valore di mercato pubblicherà i propri utili definitivi il 31 gennaio.

L'aumento dei tassi di interesse globali e del costo della vita hanno smorzato la domanda di smartphone e di altri dispositivi prodotti da Samsung, oltre che per i semiconduttori che fornisce a rivali come Apple Inc. .

"Per il settore dei chip di memoria, il calo della domanda del quarto trimestre è stato maggiore del previsto poiché i clienti hanno adeguato le scorte nel tentativo di restringere ulteriormente le finanze ...", si legge nel comunicato di Samsung.

Gli utili della divisione mobile sono calati nel quarto trimestre poiché le vendite e i ricavi degli smartphone sono diminuiti a causa della debole domanda derivante da problemi macroeconomici prolungati, ha aggiunto Samsung.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)