MILANO (MF-DJ)--E' arrivata. Pochi minuti dopo le 23h00, accompagnata da quattro rimorchiatori (e ancor prima nel lungo viaggio da Singapore scortata da navi della marina militare italiana), la Golar Tundra, la nave rigassificatore lunga 293 metri e acquistata da Snam per 350 milioni di dollari, ha attraccato al porto di Piombino.

Le manovre di messa in sicurezza sono proseguite sino a notte fonda, ma adesso l'imbarcazione multitasking (oltre a essere un rigassificatore può anche trasportare il gas allo stato liquido) più contestata, ma anche sospirata d'Italia, potrà iniziare da subito tutte le operazione per diventare operativa. E dare un contributo fondamentale alla crisi energetica: ogni anno riuscirà a immettere nella rete quasi 5 miliardi di metri cubi di gas, si legge sul Corriere della Sera.

Quando la prua della Golar stava ormai per entrare nel piccolo porto di Piombino in tanti hanno tirato un sospiro di sollievo. Prime tra tutti le forze dell'ordine che temevano qualche colpo di mano di infiltrati (si era parlato anche del pericolo black block) nelle manifestazioni pacifiche contro l'impianto. Ma ieri a Piombino non si sono visti neppure cortei imponenti: c'è però stata una manifestazione di una quarantina di persone che in mattinata ha sfilato dal centro alla stazione marittima per protesta e non è mancato un gazebo della Lega con la raccolta di firme contro il rigassificatore.

Ieri all'arrivo della nave c'era anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: "Dimentichiamo le polemiche dell'ultimo anno, accompagnate anche da denunce, ricorsi al Tar e anche da cortei con migliaia di cittadini contrari a far operare la super-nave. Gli accordi prevedono che sia operativa per tre anni nello scalo marittimo toscano per poi avere una destinazione finale nell'Adriatico, probabilmente in provincia di Ravenna". Secondo il governatore, "l'Italia ringrazia la città e la nostra regione. Faccio un appello al sindaco di Piombino, l'avvocato Francesco Ferrari (Fdi) che ha sempre detto di no al rigassificatore, contro la volontà dell'attuale governo e del suo partito e ha guidato la protesta dei suoi concittadini. Vorrei discutere con lui delle compensazioni promesse per la sua città".

Ma ieri il primo cittadino ha proseguito sulla sua linea, facendo sapere che i favorevoli all'impianto hanno "poco da festeggiare, perché la Golar Tundra non ha autorizzazioni, mancano documenti importanti sulla sicurezza e dunque non può operare". E soprattutto ha confermato che continuerà la sua battaglia contro un impianto che giudica dannoso e pericoloso in un porto dove ogni giorno partono traghetti per le isole. "Noi non ci arrendiamo", ha ribadito.

La decisione di far attraccare la Golar Tundra di sera non è stata presa per un rischio di ordine pubblico, ma per problemi legati alla sicurezza navale. L'autorità portuale e la capitaneria di porto hanno stabilito un intervallo, compreso tra le 22h45 e le 3h30, ovvero le ore in cui non sono in programma l'arrivo e la partenza dei traghetti da e per le isole. Con una nave lunga quasi 300 metri in manovra la navigazione civile avrebbe potuto correre seri rischi.

cos


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March 20, 2023 03:40 ET (07:40 GMT)