ROMA (MF-DJ)--Ravenna accelera su Piombino nella corsa a installare i rigassificatori galleggianti, cosiddetti Frsu (Floating storage and rigassification unit), che serviranno a trattare e stoccare il gas naturale liquefatto per compensare la mancanza di flussi dalla Russia.

Lo scrive MF aggiungendo che i crono-programmi di Toscana ed Emilia Romagna, i cui rispettivi governatori sono anche commissari straordinari per la messa in opera degli impianti, scorrono su percorsi differentemente accidentati: il primo è ostacolato dalla resistenza dell'amministrazione comunale, appoggiata dal centro-destra, ma qui la collocazione è direttamente dentro al porto. Il secondo per ora deve vedersela con l'unica richiesta da parte delle associazioni locali di retrocedere l'installazione di qualche chilometro più in là dalla costa. Risultato, per il rigassificatore di Piombino che dovrebbe vedere la luce nei primi mesi del 2023, il commissario Eugenio Giani si trova davanti un muro di no e ha dovuto convocare la seconda riunione della conferenza dei servizi, che si terrà venerdì 7 ottobre.

All'ordine del giorno lo stato di avanzamento del procedimento, le indicazioni sul trasferimento offshore del rigassificatore da parte di Snam, le osservazioni del pubblico e l'aggiornamento sullo stato di avanzamento dell'intesa regionale. In altre parole, la coda di confronto-scontro su Piombino rischia di trascinare la pratica oltre i tempi previsti rispetto a Ravenna, che dovrebbe inaugurare il suo rigassificatore galleggiante un anno più tardi, entro fine 2024, ma già guarda alle prossime 4 settimane come termine programmato per chiudere la conferenza dei servizi.

L'11 ottobre, intanto, al Palazzo dei congressi di Ravenna è in programma la presentazione pubblica del progetto del rigassificatore. Il piano "Fsru Ravenna e collegamento alla rete nazionale gasdotti" prevede l'ormeggio di un mezzo navale in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di proprietà Petra (Gruppo Pir), a circa 8,5 km a largo di Punta Marina, e delle infrastrutture connesse per l'allacciamento nel punto di connessione alla Rete gasdotti esistente del Nodo di Ravenna, tramite una nuova condotta della lunghezza di circa 42 km, di cui 8,5 km a mare. Il Fsru potrà stoccare fino a 170 mila metri cubi di gnl, rigassificarlo e trasferirlo alla Rete Gasdotti, assicurando un flusso annuo di almeno 5 miliardi di metri cubi di gas naturale nella rete nazionale. I lavori potrebbero iniziare entro il primo trimestre del 2023.

All'indomani delle elezioni del 25 settembre scorso, Bonaccini ha ribadito la volontà di portare a termine l'installazione dell'unità galleggiante con qualsiasi governo: "quando verranno completati i rigassificatori a Ravenna e Piombino, non dipenderemo più dal gas russo e ci potremo permettere di ridurre le bollette", ha detto. Su Piombino, invece, continua il fuoco di sbarramento del sindaco Francesco Ferrari, ancora più agguerrito dopo l'affermazione del suo partito, Fratelli d'Italia.

red

fine

MF-DJ NEWS

0409:15 ott 2022


(END) Dow Jones Newswires

October 04, 2022 03:16 ET (07:16 GMT)