"Crediamo che l'attuale azionista di maggioranza (di TIM) abbia creato e alimentato tensioni all'interno dell'azienda, puntando a indebolire il management nel corso degli anni. Per questo continuiamo a sperare in una maggiore presenza dello Stato (in TIM)", hanno detto SLC-CGIL, FISTel-CISL e UILCOM-UIL in un comunicato.

La francese Vivendi è il maggiore investitore di TIM, con una quota del 24% nel gruppo telefonico.

Il fondo americano KKR ha proposto di comprare l'ex monopolio telefonico pieno di debiti per 33 miliardi di euro.