(Alliance News) - Le principali piazze europee, stando al mercato dei future, sono impostate per unìapertura ribassista, con la sola Londra che si presenta con il segno positivo. La Federal Reserve ieri sera ha mantenuto il tasso sui fondi federali al livello massimo di 23 anni del 5,25%-5,50% per l'ottava riunione consecutiva, in linea con le aspettative. I funzionari hanno osservato che sono stati compiuti ulteriori progressi verso l'obiettivo di un'inflazione del 2%, sebbene questa rimanga alquanto elevata.

Inoltre, ha proseguito Eccles Building, gli indicatori recenti suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo solido. L'aumento dei posti di lavoro si è moderato e il tasso di disoccupazione è aumentato ma rimane basso. La banca centrale ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione continuino ad essere più equilibrati.

Tuttavia, la Fed non ritiene opportuno ridurre i tassi fino a quando non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%. Durante la normale conferenza stampa, il presidente Powell ha dichiarato che un taglio a settembre potrebbe essere preso in considerazione se l'inflazione dovesse scendere in linea con le aspettative e che si potrebbero immaginare scenari in cui la Fed potrebbe tagliare i tassi più volte quest'anno o non tagliarli affatto.

Il FTSE Mib - dopo avere chiuso in rosso dello 0,4% a 33.763,86 ieri sera - sta marcando un passivo di 75,00 punti.

In Europa, il CAC 40 di Parigi sta cedendo 24,40 punti, il FTSE100 di Londra sta avanzando di 25,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sta segnando un passivo di 31,80 punti.

Fra i listini minori, ieri sera, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,5% a 27.231,76, lo Small-Cap ha chiuso in rosso frazionale a 28.971,63 l'Italia Growth ha terminato su dello 0,4% a 8.042,32.

Ieri, sul Mib, il consiglio di amministrazione di Snam - in rialzo dello 0,6% - mercoledì ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno, in cui ha riportato un utile netto adjusted pari a EUR691 milioni, in aumento di EUR70 milioni rispetto all'utile netto adjusted del primo semestre 2023.

I ricavi totali si sono attestati a EUR1,8 miliardi, in riduzione di EUR117 milioni rispetto al primo semestre 2023.

Hera ha ceduto l'1,3% dopo aver comunicato mercoledì che il consiglio di amministrazione del gruppo ha approvato i risultati consolidati del primo semestre, chiuso con un utile netto di EUR218,4 milioni, in crescita del 16% da EUR208,0 milioni dello stesso periodo dell'anno prima

Il cda di Inwit - in rosso dello 0,4% - martedì ha esaminato e approvato la relazione finanziaria al 30 giugno, registrando un utile netto che si attesta a EUR179,1 milioni, in crescita da EUR163,7 milioni dello stesso periodo 2023.

Sul segmento cadetto, Anima Holding - in rosso dello 0,5% - ha comunicato mercoledì di aver chiuso il primo semestre con un utile netto di EUR118,6 milioni, in aumento dell'88% rispetto a EUR63,2 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Maire Tecnimont ha chiuso in rosso del 4,2% dopo aver comunicato mercoledì di aver chiuso il primo semestre con un utile di EUR97,0 milioni, in aumento da EUR54,0 milioni dello stesso periodo dell'anno prima.

I ricavi ammontano a EUR2,62 miliardi, in crescita del 34% da EUR1,97 miliardi del primo semestre del 2023, grazie alla progressione costante dei progetti in corso di esecuzione, compreso l'avanzamento delle attività di ingegneria e procurement del progetto Hail and Ghasha.

De' Longhi ha ceduto il 2,1% dopo aver comunicato mercoledì di aver chiuso il primo semestre con ricavi in aumento a EUR1,42 miliardi o del 10% da EUR1,29 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Nel solo secondo trimestre, il fatturato è salito a EUR764,9 milioni da EUR688,8 milioni dello stesso trimestre dell'anno prima.

Il board del gruppo Caltagirone - in attivo del 3,3% - martedì ha approvato i conti relativi al primo semestre dell'anno, in cui ha riportato un risultato netto pari a EUR143,1 milioni, in aumento del 12% rispetto al precedente esercizio di EUR127,8 milioni. La posizione finanziaria netta è positiva per EUR94,9 milioni, dal valore negativo di EUR108,4 milioni al 30 giugno 2023, in miglioramento di EUR203,4 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Fincantieri - in rosso dell'1,4% - martedì ha preso visione dei dati contabili al 30 giugno, periodo chiuso con ricavi pari a EUR3,68 miliardi, quasi invariati su base annuale. La Posizione finanziaria nettamarca un valore a debito per EUR2,42 miliardi, in miglioramento rispetto a EUR2,81 miliardi dello scorso giugno, e in lieve aumento rispetto al dato di fine 2023, quando era pari a EUR2,27 miliardi.

Digital Value - in rialzo dell'1,5% - mercoledì ha fatto sapere di aver riportato ricavi consolidati pari a EUR450 milioni nel primo semestre, con un aumento di EUR34,5 milioni rispetto al risultato al 30 giugno 2023.

Arnoldo Mondadori Editore ha terminato in calo dell'1,3% dopo aver fatto sapere mercoledì di aver realizzato, nel primo semestre, un utile netto adjusted di EUR9,0 milioni da EUR8,5 milioni del primo semestre del 2023.

I ricavi ammontano a EUR387,2 milioni da EUR362,4 milioni dello stesso periodo del 2023.

Sullo Small-Cap, RCS MediaGroup ha terminato in rialzo dell'1,6% dopo aver comunicato mercoledì di aver chiuso il primo semestre dell'anno con un utile di EUR33,9 milioni da EUR30,9 milioni del primo semestre dell'anno prima.

I ricavi consolidati ammontano a EUR434,1 milioni da EUR439,2 milioni del primo semestre del 2023.

Il consiglio di amministrazione di Banca Sistema - in rosso dello 0,1% - mercoledì ha approvato gli schemi di bilancio consolidato al 30 giugno, riportando un utile netto pari a EUR6,0 milioni, rispetto a EUR7,5 milioni dello stesso periodo del 2023.

Il margine di interesse, in calo su base annuale per EUR14,8 milioni o del 41%, risente della crescita degli interessi passivi dovuta ai rialzi dei tassi effettuati dalla BCE nel corso del 2023 e maggiore raccolta.

Monrif - in rialzo dell'1,0% - ha comunicato mercoledì che il consiglio di amministrazione ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno, chiusa con una perdita di EUR2,1 milioni da un passivo di EUR3,1 milioni dello stesso periodo dell'anno prima.

I ricavi ammontano a EUR67,4 milioni da EUR71,7 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il consiglio di amministrazione di Zest - in verde del 4,3% - ha preso visione e ha approvato i risultati finanziari riconducibili alle attività condotte fino al 31 marzo, registrando una variazione positiva di EUR400.000 da EUR200.000 del primo trimestre 2023, "a cui ha contribuito la vendita della partecipazione detenuta nella Futura", scrive la company nella nota diffusa.

Fra le PMI, Cofle ha chiuso in parità. Mercoledì ha fatto sapere di aver concluso un importante accordo quadro con un'azienda leader mondiale nella fornitura di prodotti, tecnologie e servizi avanzati per l'agricoltura e l'edilizia, per la fornitura di componenti per macchine agricole e trattori.

Il valore iniziale dell'accordo è previsto essere superiore a EUR1,5 milioni per il solo triennio 2024-2026.

STAR7 ha ceduto l'1,8%. Mercoledì ha fatto sapere di aver chiuso il primo semestre con ricavi preliminari pari a EUR60 milioni, da EUR51 milioni al 30 giugno 2023, in aumento del 18%.

A New York, nella notte europea, il Dow è avanzato con lo 0,2%, il Nasdaq ha raccolto il 2,6%, mentre l'S&P 500 ha chiuso in rialzo dell'1,6%.

Fra le piazze asiatiche, l'Hang Seng sta avanzando dello 0,3%, lo Shanghai Composite sale dello 0,1%, mentre il Nikkei ha fatto un passo indietro del 2,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0826 contro USD1,0826 di mercoledì, in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2844 da USD1,2843 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent si quota a USD81,56 al barile da USD80,60 al barile di ieri in chiusura. L'oro scambia invece a USD2.447,51 l'oncia da USD2.422,11 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede l'indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero dell'Italia alle 0945 CEST, che verrà rilasciato anche per la Francia alle 0950 CEST, la Germania alle 0955 CEST e in UK alle 1030 CEST.

Alle 1000 CEST l'Istat rilascerà anche il tasso mensile di disoccupazione e alla stessa ora sono attesi l'indice PMI manifatturiero dell'Eurozona e il rapporto mensile della BCE.

La disoccupazione dell'Eurozona verrà resa nota alle 1100 CEST e alle 1300 CET è attesa la decisione della Banca d'Inghilterra sui tassi di interesse.

Nel pomeriggio, dagli USA arriveranno alle 1430 CEST le richieste iniziali di disoccupazione e i dati sulla produttività non agricola mentre alle 1600 CEST è atteso l'indice ISM del manifatturiero.

Alle 1800 CEST sono attese le immatricolazioni auto in Italia.

A Piazza Affari, sono previsti i risultati semestrali di diverse quotate, tra cui Ariston Holding, Azimut Holding, Banca Mediolanum, Ferrari, Pirelli e Salvatore Ferragamo.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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