MILANO (MF-DJ)--"L'Italia è leader mondiale nel settore dell'energia, quindi c'è un'evidente opportunità per gli investitori italiani di far parte della transizione energetica saudita", dice Sua Altezza Reale, Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud, Ambasciatore del Regno dell'Arabia Saudita in Italia, Malta e San Marino, nella lunga intervista esclusiva pubblicata sul numero di Milano Finanza in edicola domani, in cui illustra il quadro complessivo dei rapporti fra i due Paesi e le direttrici di sviluppo di una relazione di amicizia cui quest'anno ricorre il 90° anniversario. "L'idrogeno verde ha un grande potenziale. La comunità globale vuole arrivare a 10 milioni di tonnellate nel 2050. Attualmente l'Arabia Saudita produce 0,2 milioni di tonnellate di idrogeno verde a Neom, la nuova smart city in costruzione nel Paese, dove sarà presto operativo il più grande impianto del mondo. Le aziende italiane potrebbero rappresentare dei partner importanti per l'Arabia Saudita e per il futuro dell'energia", continua Al Saud ricordando, per fare un esempio, la collaborazione in corso tra Snam e Acwa Power a Neom, dove Snam ha venduto attrezzature essenziali per la produzione di idrogeno per creare il più grande e primo vero hub di idrogeno al mondo.

"Gli investitori italiani, con le loro competenze, esperienze e capacità di innovazione, possono rappresentare un ottimo partner nell'attuazione della Vision 2030 e nello sviluppo" di settori quali "l'industria mineraria, l'efficienza e la sostenibilità energetica, la digitalizzazione, la tecnologia, i trasporti e la logistica, l'edilizia e le infrastrutture, la cultura, il turismo e l'aerospazio, solo per citarne alcuni". E, a proposito di quest'ultimo, Al Saud ricorda come sia stato "siglato un Memorandum d'intesa tra la Commissione Spaziale Saudita (Ssc) e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per promuovere la collaborazione su progetti di interesse comune nell'ambito dell'osservazione della Terra, delle tecnologie e delle comunicazioni nello spazio profondo, delle missioni scientifiche e dei programmi di esplorazione umana, oltre a sforzi congiunti nel campo satellitare e in quello della formazione".

Quali gli altri settori cui il paese arabo guarda per il suo sviluppo?

"L'Arabia Saudita sta puntando anche sulla crescita dei settori della cultura e del turismo" per cui gli obiettivi sono ambiziosi visto che si tratta di attrarre "oltre 100 milioni di visitatori all'anno entro il 2030", a fronte dei circa 63 milioni del 2021, la maggior parte dei quali legati al turismo domestico. "Le opportunità di investimento in questo settore sono molte e diversificate".

Così come nell'ambito culturale, dove si "prevede che il settore generi entrate pari a 20 miliardi di dollari e crei 100 mila posti di lavoro, contribuendo al 3% del Pil nei prossimi otto anni. Grazie alla sua preziosa eredità culturale, l'Italia è un partner ideale per lo sviluppo del settore della cultura saudita. Molte partnership e iniziative di successo con aziende e società italiane sono già state avviate" e sono "tanti i settori interessati, quali l'arte, il cinema, l'archeologia e l'architettura, solo per citarne alcuni".

"Il Forum economico italo-saudita ha fatto luce sulla cooperazione tra i due Paesi nel settore dell'architettura con la presentazione del progetto Diriyah Art Future, il primo centro d'arte digitale al mondo, e la Cultural Square di Gedda, un'ampia area che comprende sia il Palazzo della Biennale del Cinema che il Museo teamLab: entrambi progettati da uno studio di architettura italiano. È italiano anche il progetto del teatro Maraya ad AlUla: una delle meraviglie architettoniche al mondo, entrata anche nel Guinness World Record".

"L'Italia", inoltre, "è il primo partner del Regno per il segmento delle Pmi, il settimo fornitore saudita e il secondo all'interno dell'Unione Europea, mentre il Regno è al 21esimo posto tra i fornitori dell'Italia, provvedendo a circa il 9% delle importazioni di petrolio del Paese", continua Al Saud. "Circa 160 aziende italiane operano in Arabia Saudita in diversi settori, tra cui servizi di gestione e consulenza, progetti di ingegneria e edilizia, telecomunicazioni, sanità, intelligenza artificiale, nuove tecnologie, arte e cultura, energie rinnovabili e molti altri. Anche il successo degli investimenti sauditi in Italia è significativo".

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0817:40 lug 2022


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