(Alliance News) - Le piazze europee hanno aperto la prima sessione della settimana in rialzo, aiutate dalle speranze di una ripresa sul lato della domanda di beni cinese dopo la riapertura post-pandemica, oltre a una Federal Rserve che i mercati iniziano a prezzare come meno "hawkish" nelle prossime riunioni, con rialzi più moderati dei tassi principali.

I mercati appaiono per la maggioranza posizionati su un incremento del Federal fund rate di soli 25 bps. Nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 1 febbraio vede un aumento della probabilità adesso al 93% sull'intervallo superiore compreso fra 450/475 bps. È invece al 7% la probabilità di un aumento nell'area 475/500 bps. Il target attuale è compreso fra 425 e 450 punti base.

La Banca del Giappone, invece, dovrebbe tenere una riunione di emergenza oggi mentre è impegnata per mantenere il suo nuovo tetto di rendimento per il titolo di Stato a 10 anni a quota 0,5%.

Il FTSE Mib avanza quindi con lo 0,2% a 25.821,13.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta salendo dello 0,1%, così come il CAC 40 di Parigi mentre il DAX 40 di Francoforte segna un rialzo dello 0,2%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap sta salendo dello 0,3% a 42.144,72, lo Small-Cap sale dello 0,4% a 29.343,44 e l'Italia Growth sta salendo dello 0,3% a 9.520.

Sul listino principale di Piazza Affari parte bene Saipem, che sale con il 2,9% prendendosi la testa del listino.

La controllante Eni, invece, sale dello 0,6%. Il Cane a sei zampe ha annunciato nel weekend una nuova importante scoperta di gas nel pozzo esplorativo Nargis-1, nella concessione "Nargis Offshore Area", nel Mar Mediterraneo orientale, al largo dell'Egitto. Il pozzo Nargis-1, perforato in 309 metri d'acqua dalla nave di perforazione Stena Forth, ha incontrato circa 61 metri di arenarie del Miocene e dell'Oligocene contenenti gas. La scoperta potrà essere sviluppata sfruttando la vicinanza alle infrastrutture Eni esistenti.

A supporto della buona partenza del comparto degli idrocarburi, Snam avanza invece dello 0,2% a EUR4,87. Sul titolo si segnala che Deutsche Bank ha aumentato il target price a EUR5,20 da EUR5,00.

Fra i pochi ribassiti si segnala Buzzi Unicem, che chiude il listino in rosso dello 0,5%

Sul segmento cadetto, Alerion si allunga del 3,8% portando il prezzo a quota EUR32,75 per azione.

Webuild - in denaro con lo 0,3% - ha comunicato lunedì che la controllata americana Lane si è aggiudicata un contratto da USD218 milioni per accrescere la capacità e migliorare la mobilità e la sicurezza dell'intersezione tra la Interstate 4 (I-4) e Sand Lake Road (State Road 482) nella contea di Orange, in Florida. L'intersezione è parte del noto corridoio turistico di Orlando che collega alcune delle più importanti attrazioni della Florida centrale, come gli Universal Studios, il Sea World e il Walt Disney World.

Sale anche Salvatore Ferragamo, che marca un più 0,5% a EUR17,75. Sul titolo Bank of America ha portato il fair value a EUR14,00 da EUR12,00.

In rosso FC Juventus, che cede il 2,8% a EUR0,3226 dopo la pesante sconfitta per opera del Napoli che compromette la corsa Scudetto.

Sullo Small-Cap, acquisti su Giglio.Group che si porta avanti dell'8,5% e portando il settimanale vicino al 10%.

Si muove sui quartieri alti anche Brioschi, che mette a segno un più 3,3% dopo lo 0,3% di passivo della vigilia.

Eukedos sale invece del 2,8%, puntando alla terza sessione da concludere sul lato dei rialzisti.

In coda, Bialetti cede il 2,8%, tirando i remi in barca dopo due sedute rialziste.

Fra le PMI, Culti Milano si porta vanti del 6,3%, in ripresa dopo la contrazione di venerdì sera con il 5,1%.

Prevale il lato buy anche su Iervolino Entertainment che segna un più 5,6%.

In ribasso, High Quality Food cede invece il 3,1% e chiude il listino.

A New York, venerdì sera, il Dow ha chiuso in verde dello 0,3%, il Nasdaq su dello 0,7%, mentre l'S&P 500 ha segnato una flessione dello 0,4%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha ceduto l'1,1%, l'Hang Seng ha chiuso poco sopra la parità, mentre lo Shanghai Composite ha raccolto l'1,0%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0807 contro USD1,0818 di venerdì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2180 da USD1,2199 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD84,63 al barile da USD84,43 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.911,25 l'oncia da USD1.911,08 l'oncia della scorsa seduta.

Lunedì, i mercati americani resteranno chiusi per il Martin Luther King Day mentre, sul fronte macro, alle 1100 CET, spazio all'indice ZEW sul sentiment nell'Eurozona e in Germania. Alle 1200 CET, si continua con le riserve di asset totali dell'area dell'euro.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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