MILANO (MF-DJ)--Ci sono quasi 30 miliardi di investimenti aggiuntivi, tra grandi aziende pubbliche e private, appesi al Recovery Plan. Da Enel potrebbero arrivarne 25 di miliardi, oltre quelli previsti dal piano industriale, da Snam 1 miliardo per l'idrogeno verde e l'Aiscat (l'associazione dei concessionari autostradali) ha parlato di progetti cantierabili per 3,3 miliardi di euro.

Quest'ultima, ieri in audizione alla Camera come pure Snam ed Enel, ha lamentato però la quasi totale esclusione del settore dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con le varie proposte, dall'installazione di colonnine di ricarica elettrica al monitoraggio intelligente di ponti e gallerie che non hanno trovato posto nella bozza. Per Snam solo sull'idrogeno, gli investimenti aggiuntivi potrebbero arrivare a 1 miliardo di euro e tra le iniziative ce ne sono 6 in particolare che potrebbero essere adatte alle risorse Ue. Si tratta della creazione di Hydrogen valleys per la produzione, il trasporto e gli usi finali dell'idrogeno, ma anche la realizzazione di stazioni di rifornimento sulle tratte ferroviarie anche per le auto.

Ancora la società guidata dall'ad Marco Alverà punta all'utilizzo dell'idrogeno per la decarbonizzazione dei processi industriali, come per esempio l'impianto Dalmine con Edison e Tenaris, e sulla ricerca. Infine, nei progetti di Snam che potrebbero puntare alle risorse del Recovery c'è anche la realizzazione del primo impianto di sistemi di elettrolisi «integrato a monte e a valle con un concetto di filiera nazionale che faccia leva sulle pmi italiane». Insieme questi progetti, per 1 miliardo di investimenti complessivi, secondo le stime di Snam potrebbero generare 5 miliardi di pil e 10 mila occupati. Il gruppo si candida poi per altri grandi aree d'intervento individuate dal Pnrr, come l'efficienza energetica, ma anche la mobilità sostenibile, con il progetto Porti d'Italia, e lo sviluppo del biometano.

Per quanto riguarda Enel, oltre a quelli programmati dal piano industriale, con la spinta del Recovery si potrebbero attivare 25 miliardi di progetti aggiuntivi, con una ricaduta di 78 miliardi per il pil e 108 mila nuovi posti di lavoro. Nello specifico si tratta di 8 miliardi che potrebbero essere impiegati nel settore della decarbonizzazione (economia circolare, rinnovabili e storage, manifatturiero fotovoltaico, idrogeno verde); 8 miliardi per le reti di distribuzione e 9 miliardi sull'elettrificazione (mobilità elettrica e porti verdi ed efficienza energetica).

fch

(END) Dow Jones Newswires

February 03, 2021 02:57 ET (07:57 GMT)