MILANO (Reuters) - Snam porta a 12,4 miliardi di euro gli investimenti totali al 2029, suddivisi in 10,9 miliardi per il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e Gnl e 1,5 miliardi per lo sviluppo dei business della transizione energetica.
L'Ebitda adjusted è visto crescere a una media annua del 5% grazie ai nuovi investimenti e alle modifiche regolatorie, l'utile netto adjusted del 4,5% (4% nel piano precedente), il dividendo è atteso in aumento annuale del 4% (in crescita rispetto al 3% minimo del piano precedente) con un payout ratio massimo dell'80%.
Questi i punti principali del piano strategico al 2025-2029 che la società proprietaria dei gasdotti italiani presenta oggi alla comunità finanziaria.
La Rab (Regulatory asset base) è vista in crescita media annua del 6,4% rispetto a oltre il 6% del precedente piano, grazie a nuovi investimenti, all'effetto dell'inflazione e all'integrazione di asset come Edison Stoccaggio, la nave Fsru di Ravenna e gli asset di Carbon capture & storage, spiega il comunicato.
Confermata la guidance per il 2024, così come il dividendo di 0,2905 euro, in aumento del 3% rispetto al 2023.
Per quanto riguarda il 2025 la Rab tariffaria dovrebbe raggiungere i 25,8 miliardi di euro (in crescita dell'8% rispetto al 2024), l'Ebitda adjusted dovrebbe raggiungere i 2,85 miliardi (+4% rispetto alla guidance 2024), l'utile netto adjusted dovrebbe raggiungere 1,35 miliardi (+10% rispetto alla guidance 2024).
Allargando l'orizzonte al 2034, il gruppo si immagina un futuro in cui i suoi asset e investimenti anticipano e si adattano all'evoluzione del mix energetico, passando dal gas naturale a molecole alternative come l'idrogeno e la CO2. Ciò aumenterà i volumi complessivi trasportati attraverso la rete Snam, rafforzando il ruolo della società nella transizione energetica.
Il comunicato sottolinea che, fra il 2030 e il 2034, Snam prevede opportunità di investimento fino a 14,7 miliardi, che si aggiungono ai 12,4 miliardi previsti nell'arco di piano. Ciò porta gli investimenti totali previsti nell'orizzonte 2025-2034 a circa 27 miliardi.
"Siamo in un momento cruciale per il settore energetico, in cui le crescenti incertezze e la volatilità dei prezzi richiedono sistemi resilienti in grado di resistere agli shock geopolitici e allo stesso tempo consentire la transizione verso il Net Zero in modo sostenibile per tutti", ha sottolineato l'AD, Stefano Venier.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)