La società in una nota spiega di aver svalutato la partecipazione nel gasdotto Tag (340 milioni di euro) per gli effetti della guerra in Ucraina che hanno impattato i transiti di gas da Nord verso l'Italia, comprimendo l'utile netto reported di gruppo a 671 milioni (-55,1% sul 2021).

"Tale svalutazione riflette le aspettative di utilizzo futuro degli asset, che rimarranno asset strategici europei a supporto dei nuovi flussi di gas da Sud", dice la nota.

Nel 2022 l'Ebitda adj è sceso marginalmente dello 0,6% a 2,24 miliardi con la flessione nei ricavi regolati, legata alla riduzione del WACC (pari a 130 milioni di euro), e l'aumento dei costi delle utilities in larga parte compensati da ricavi aggiuntivi e dal maggior contributo dei business legati alla transizione energetica, dice la nota.

Il dividendo è di 0,2751 euro per azione in aumento del 5%, in linea con la politica dei dividendi prevista.

(Stefano Bernabei, editing Claudia Cristoferi)