MILANO (MF-DJ)--Il Cda di Snam ha approvato il piano 2021-2025 con visione al 2030.

Nel periodo 2021-2025, la società guidata dall'a.d. Marco Alverà, prevede di raggiungere una crescita sostenibile dei principali indicatori finanziari. Tale crescita è destinata ad accelerare ulteriormente al 2030 grazie al contributo dei nuovi investimenti. La guidance sull'utile netto del 2022 è di un risultato sostanzialmente in linea con quello 2021 a paritá di Wacc. Il piano ipotizza un impatto sull'utile netto 2022 dalla revisione del Wacc di circa 85 milioni di euro e sull'Ebitda di 120 milioni di euro.

Il livello atteso di indebitamento finanziario netto a fine 2022 è pari a circa 14,8 miliardi di euro, tenuto conto degli investimenti previsti nell'anno di 1,5 miliardi di euro, dell'assorbimento di circolante di 0,3 miliardi, di esborso per l'acquisizione di Ttpc/Tmpc di 0,4 miliardi e di 0,6 miliardi di contributo positivo derivante dall'ottimizzazione della struttura di capitale di una partecipazione e della conversione di un bond convertibile.

La Rab tariffaria, spiega una nota, raggiungerà 21,4 miliardi di euro nel 2022. Rispetto al periodo di piano si prevede una crescita media annua (Cagr): di oltre il 2,5% della Rab 2021-2025 (oltre il 3,5% tra il 2025 e il 2030 con ulteriori opportunitá di upside derivanti dallo sviluppo di una infrastruttura a idrogeno); del 3% dell'utile netto 2022-2025; del 4,5% dell'Ebitda 2022-2025; del 5% del dividendo per azione fino al 2022, con ulteriore 2,5% di crescita minima nel periodo 2022-2025.

Snam prevede che per l'esercizio 2021 possa essere distribuito nel 2022 un dividendo complessivo pari a 0,2620 euro per azione (di cui il 40% a titolo di acconto con pagamento a gennaio 2022 come deliberato dal Cda dello scorso 3 novembre, mentre il restante 60% a saldo con pagamento a giugno, da sottoporre all'assemblea degli azionisti che approverá il bilancio di esercizio 2021).

La società prevede fino a 23 miliardi di euro di opportunitá di investimento in reti, stoccaggio di energia e progetti green nel periodo 2021-2030. In questo contesto, nel corso dei prossimi dieci anni Snam svilupperá progressivamente tali aree. Per le reti di energia stima una evoluzione verso una infrastruttura "multi-commodity" in grado di trasportare, oltre al gas naturale nella fase di transizione, anche biometano, idrogeno e, dove necessario, anidride carbonica. Sará sviluppata progressivamente una rete dedicata all'idrogeno convertendo i gasdotti esistenti. Per lo stoccaggio prevede l'evoluzione verso un'azienda di stoccaggio "multi-commodity" (gas naturale, biometano, idrogeno, anidride carbonica) e che a tendere consenta anche soluzioni di sector coupling, ad esempio attraverso batterie. Per quanto riguarda i progetti green, spiega una nota, si lavora all'evoluzione da progetti pilota a progetti scalabili verso lo sviluppo di progetti integrati nei gas verdi (biometano e idrogeno) lungo tutta la catena del valore per favorire lo sviluppo del mercato e contribuire alla decarbonizzazione.

Proseguirá l'evoluzione della piattaforma esistente verso progetti piú grandi di idrogeno, biometano e cattura dell'anidride carbonica in Italia e all'estero.

L'attivitá di ottimizzazione della struttura finanziaria di Snam condotta negli ultimi sei anni ha portato a una riduzione del costo medio del debito lordo dal 2,4% del 2016 a un valore medio attuale al di sotto dell'1% e atteso pari a circa l'1,1% in media lungo l'orizzonte di piano, per effetto delle azioni compiute per cristallizzare il piú possibile le attuali favorevoli condizioni di mercato e il contesto favorevole dello scenario di tassi e credit spread. Possibili ulteriori risparmi potrebbero derivare da ottimizzazioni di tesoreria, nonchè ulteriori diversificazioni di fonti e aumento di strumenti di finanza sostenibile.

Nell'arco di piano Snam, spiega una nota, prevede di mantenere ratio di credito, sia di flusso (FFO/Net Debt) sia di stock (Net Debt/Fixed Asset incluse le consociate) coerenti con il merito di credito attuale (Baa2 per Moody's, BBB+ per S&P e BBB+ per Fitch); il mantenimento di un mix tra debito fisso e variabile di 3/4, coerente con il piano precedente; 3,2 miliardi di euro di linee di credito sindacate, non utilizzate al 30 settembre 2021, e in scadenza tra il 2025 e il 2026 a seguito dell'estensione di un anno ottenuta a novembre 2021.

Snam prevede una possibile Ipo di De Nora nel 2022 e il supporto alla crescita con la realizzazione di una Gigafactory italiana di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde.

Nel corso dell'ultimo anno, ricorda una nota, Snam ha investito in De Nora, "leader globale nelle tecnologie sostenibili, con significative potenzialitá di crescita sia nei componenti per la produzione di idrogeno verde sia nel trattamento delle acque. La societá continua a generare risultati in crescita e migliori delle aspettative ed è posizionata in modo ideale per diventare un operatore di riferimento nel settore dell'idrogeno grazie alle proprie competenze e facendo leva anche sulla partnership con TKUCE, joint venture con ThyssenKrupp, della quale detiene il 34% e per la quale ha diritto di nomina del Chief Technology Officer".

De Nora prevede di chiudere il 2021 con oltre 600 milioni di euro di ricavi, in crescita del 20% circa rispetto al 2020 e sta sviluppando una promettente pipeline di iniziative idrogeno. La collaborazione con De Nora permette a Snam di accrescere ulteriormente la propria capacitá di sviluppare nuovi progetti a livello internazionale. Snam, inoltre, supporterá De Nora nella realizzazione di una Gigafactory italiana di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde, per la quale è stata presentata richiesta nell'ambito del programma IPCEI. Sia De Nora che la partnership con TKUCE hanno oggi una capacitá installata per produrre elettrolizzatori di 1 GW ciascuno.

L'investimento di Snam in De Nora è di circa 450 milioni di euro (incluso il valore attribuito alla quota nella JV con TKUCE) per una quota di circa il 35,6%, con l'obiettivo di supportare la societá nella futura fase di crescita, che potrebbe prevedere una Ipo nel corso del 2022, compatibilmente con le condizioni di mercato.

cce

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2915:00 nov 2021

(END) Dow Jones Newswires

November 29, 2021 09:01 ET (14:01 GMT)