(Alliance News) - L'indagine Webranking 2024-2025, condotta da Lundquist in collaborazione con Comprend, conferma il primato delle aziende italiane nella trasparenza della comunicazione digitale tra le principali 500 imprese europee.
Secondo quanto riportato lunedì dal Corriere della Sera nel supplemento L'Economia, Le prime quattro posizioni sono occupate da Terna, Poste Italiane, Snam ed Eni, con Generali al sesto posto. Mediobanca e Intesa Sanpaolo dominano nel settore bancario, mentre Amplifon guida nel settore healthcare.
L'Italia si distingue con un punteggio medio di 53,7, superiore alla media europea di 48,4, ma si posiziona terza dietro Finlandia e Svezia. Tuttavia, 11 aziende italiane rientrano nelle ultime 100 posizioni, evidenziando una trasparenza limitata a grandi realtà.
Lo studio mostra che le aziende europee, inclusi i player italiani, eccellono nella comunicazione verso dipendenti e sulla sostenibilità, ma faticano a presentare informazioni chiare per gli investitori. Solo il 47% delle società analizzate offre un investment case e appena il 32% propone obiettivi finanziari misurabili.
Il settore delle risorse di base primeggia con un punteggio medio di 57,7, seguito dall'energia e dalle telecomunicazioni. I comparti retail, viaggi, media e real estate riportano i risultati peggiori.
La Direttiva CSRD dell'UE, che dal 2024 amplierà l'obbligo di rendicontazione ESG, insieme al crescente impatto dell'intelligenza artificiale, spingerà le aziende a rendere la comunicazione sempre più tecnica e strategica. Lundquist sottolinea l'importanza di differenziarsi, utilizzando esempi concreti per rispondere a stakeholder sempre più consapevoli.
Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter
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