ROMA (MF-DJ)--La trasformazione in spa di Cattolica, effettiva dallo scorso primo aprile, non sembra aver dato particolare sprint al titolo della compagnia assicurativa. Il faro del mercato, d'altra parte, è puntato su quelle che saranno le prossime tappe, cruciali, del percorso dell'ex cooperativa: il nuovo consiglio di amministrazione e il prossimo aumento di capitale. Riguardo al tema governance il cda è in fase di definizione della lista per il nuovo board che dovrà essere depositata entro il 18 aprile.

Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che il consiglio, dunque, si riunirà nelle ore immediatamente precedenti la scadenza per presentare i propri candidati. Elenco che, si suppone, in qualche misura dovrebbe contenere anche i "desiderata" di Generali. O meglio, essendo il Leone di Trieste già presente in cda è difficile immaginare che si faccia avanti con delle candidature proprie. Più probabile che condivida quanto verrà stabilito dal consiglio. Allo stesso modo, però, è previsto che entro il 18 aprile possano essere depositate anche altre liste. Lo sguardo, in proposito, è rivolto agli azionisti che hanno promosso il manifesto del buon governo. Gruppo di soci che in questo momento si starebbe interrogando sull'opportunità o meno di farsi avanti.

Assogestioni stessa potrebbe farsi promotrice di una lista che rappresenti gli investitori istituzionali. E poi c'è sempre Warren Buffett che con Berkshire Hathaway ha il 9% della società. Esiste tuttavia la possibilità, se entro il 18 non dovessero pervenire altre candidature oltre a quelle promosse dal board, che nei tre giorni successivi, ossia fino al 21 aprile, possano farsi avanti anche soci che rappresentano appena l'1,25% del capitale. In questo caso la platea di potenziali azionisti interessati a mettere un piede nel cda si amplierebbe ulteriormente. Nei prossimi dieci giorni, in ogni caso, si giocherà la delicata partita per la governance che dovrebbe vedere come unica conferma al vertice l'attuale amministratore delegato, Carlo Ferraresi.

Quanto all'aumento di capitale, manca l'ultima tranche da 200 milioni. Il ceo ha dichiarato che il dossier verrà affrontato in estate e a riguardo si sta già organizzando anche il socio forte Generali. Il Leone ha inviato apposito quesito in Consob per capire fino a dove potrebbe spingersi. Al momento il gruppo assicurativo ha il 24,4% del capitale e si è già impegnato a sottoscrivere la propria quota parte. Per la Commissione Generali potrà salire ancora ma non oltre il 30% di Cattolica, soglia oltre la quale altrimenti scatterebbe l'obbligo d'Opa.

pev

(END) Dow Jones Newswires

April 07, 2021 03:14 ET (07:14 GMT)