L'utile operativo è stato di 5,9 miliardi con un incremento del 12,4%, sopra il consensus di 5,7 miliardi, e "per il terzo anno consecutivo è il migliore della storia di Generali malgrado un contesto sfidante", ha detto il Ceo Philippe Donnet presentando i conti.

Pochi giorni dopo l'invasione russa in Ucraina, Generali ha annunciato una serie di misure riguardanti le sue attività a Mosca tra cui la chiusura di un ufficio di rappresentanza e lo stop alle operazioni di Europ Assistance. Inoltre ha deciso di lasciare il board della controllata Ingosstrakh in cui ha circa il 38%.

Il chief financial officer Cristiano Borean ha spiegato che il valore di mercato della quota Ingosstrakh a causa del deprezzamento del rublo seguito alla crisi ucraina è sotto quello di carico di 231 milioni di euro. Tuttavia - ha aggiunto - una decisione su un'eventuale svalutazione non è stata ancora presa.

Donnet ha sottolineato come la compagnia oggi non abbia più alcuna influenza sulla gestione di Ingosstrakh ma non ha commentato sul futuro della quota.

Nel 2021 l'utile netto si è attestato a 2,85 miliardi (+63,3%), mentre i premi lordi sono stati 75,8 miliardi (+6,4%) con aumenti sia nel Vita (+6%) sia nei Danni (+7%).

Il Cda ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 1,07 euro per azione.

A fine aprile l'assemblea dei soci Generali rinnoverà il board. Sul rinnovo si sta consumando un aspro scontro nell'azionariato con Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, rispettivamente secondo e terzo azionista, contrari alla conferma di Donnet, appoggiato dal Cda uscente e da Mediobanca primo azionista.

Ieri il Cda di Generali ha annunciato la sua proposta di lista per il rinnovo con l'indicazione di Donnet come AD e di Andrea Sironi come presidente in sostituzione di Gabriele Galateri che ha deciso di non ricandidarsi.

Il Solvency ratio, che misura la solidità finanziaria delle compagnie assicurative, è al 227% a fine 2021, dal 224% di fine 2020 ma in calo dal 233% di fine settembre a causa dell'acquisizione di Cattolica, ha spiegato Borean aggiungendo che all'11 marzo il ratio è risalito sopra 230%.

(Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)