Lo riferiscono due fonti vicine alla situazione.

Il processo di vendita, destinato a operatori specializzati, con alle spalle spesso dei private equity, o riassicuratori, segue operazioni simili in un settore in cui i bassi e persistenti tassi di interesse pesano sul settore Vita. Pagare elevati interessi su alcuni tipi di polizze insieme a norme più stringenti sul capitale emanate dai regolatori hanno spinto in passato gruppi come Generali o Prudential a vendere portafogli Vita.

Zurich vuole vedere anche il back-book Vita in Germania, secondo diverse fonti. Ma gli analisti ritengono sia un'operazione complicata perché tutte le attività Vita di Zurich nel paese sono sotto il cappello di Deutscher Herold che utilizza il cash flow dei back book per finanziare la nuova produzione e separare queste due attività richiederebbe tempo.

In un Investor Day di 18 mesi fa, Zurich ha dichiarato l'intenzione di focalizzarsi sulla liberazione di capitale dalle sue attività.

"Non commentiamo su rumors o speculazioni", ha detto un portavoce di Zurich via e-mail. Nessun commento da Ubs.

In Italia il settore assicurativo sta attraversando una fase di consolidamento dopo che Generali ha annunciato la scorsa settimana un'offerta sul capitale non posseduto in Cattolica da 1,2 miliardi di euro.

(Gianluca Semeraro e Valentina Za a Milano, Carolyn Cohn a Londra, Arno Schuetze e Alexander Huebner a Francoforte, Oliver Hirt a Zurigo)

(In redazione a Milano Sabina Suzzi)