Il gruppo è infatti al centro dell'accordo di maggiore profilo, nel quadro di una raffica di offerte e controfferte in Gran Bretagna, riflettendo l'appetito delle società di private equity per le imprese britanniche.

Nella serata di ieri, Morrisons ha detto che il suo Cda raccomanderà unanimemente l'offerta da 285 pence per azione, per un valore totale di 7 miliardi di sterline (8,16 miliardi di euro), lasciando cadere la precedente raccomandazione per un'offerta da 6,7 miliardi di sterline, giunta da un consorzio guidato da Fortress Investment Group, di proprietà di SoftBank.

L'ultima offerta rappresenta un premio del 60% rispetto al prezzo per azione di Morrisons prima che le offerte di acquisto cominciassero ad emergere a metà giugno.

Ad ogni modo il titolo Morrisons è in rialzo del 4,37% alle 12,15 a 291,5 pence per azione, sulle speranze che Fortress si farà nuovamente sotto, con un offerta ancora più alta.

Gli azionisti di Morrisons, che segue Tesco, Sainsbury's and Asda piazzandosi al quarto posto in Gran Bretagna per quota di mercato, voteranno in merito all'offerta do CD&R intorno alla seconda settimana di ottobre.

Fortress potrebbe ancora tornare alla carica con un'offerta più alta prima di allora. Avendo dichiarato in passato di avere intenzione "di diventare il nuovo proprietario di Morrisons", il gruppo ha di recente dichiarato di stare considerando tutte le opzioni, e ha invitato gli azionisti a non prendere iniziative.

Se Fortress dovesse tornare con una nuova offerta, il Takeover Panel, che governa gli accordi di questo tipo nel Regno Unito, potrebbe lanciare un nuovo processo d'asta.

(1 euro = 0.8574 pounds)

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei)