(Alliance News) - Lunedì le principali piazze europee rimangono in area ribassista, mentre gli investitori si preparano a una settimana ricca di indicatori macroeconomici rilevanti, come l'inflazione PCE degli USA e i dati preliminari sull'inflazione dell'area euro e dell'Italia.

Circa le direzioni future della BCE, attesa per il presidente Christine Lagarde, che terrà un discorso al Parlamento europeo questo pomeriggio.

Così, il FTSE Mib è in calo dello 0,3% a 32.589,30, il Mid-Cap sale dello 0,3% a 46.130,02, lo Small-Cap avanza dello 0,7% a 28.130,09 e l'Italia Growth è in verde dello 0,2% a 8.205,990.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rosso dello 0,3%, il DAX 40 di Francoforte è di poco sotto la parità e il CAC 40 di Parigi cede lo 0,4%.

Sul Mib, Tenaris sale dello 0,8% dopo aver annunciato giovedì i risultati per il quarto trimestre e l'anno terminato il 31 dicembre, anno chiuso con un incremento dei ricavi del 5% su base sequenziale, "sostenuto da un elevato livello di spedizioni verso il Medio Oriente e per progetti di condutture offshore" scrive la società nella nota.

Le vendite totali per il 2023 sono state pari a USD14,86 miliardi da USD11,76 miliardi dell'anno precedente.

In vetta si conferma Leonardo, in verde del 4,5%, seguito da BPER Banca e Banco BPM in verde del 3,1% e 2,2%.

Sul fondo finisce Moncler, che cede il 2,5%, dopo aver fatto sapere sabato - per conto di Double R, Ruffini Partecipazioni Holding e Grinta - che quest'ultima, veicolo della famiglia Rivetti, ha notificato il recesso da Double R.

Grinta, al momento della comunicazione è titolare di una partecipazione pari a circa il 16,473% del capitale di Double R, mentre Double R detiene a sua volta circa il 23,721% del capitale sociale di Moncler.

Ai fini del recesso, si legge nella nota congiunta, Double R assegnerà a Grinta un numero di azioni ordinarie Moncler "coincidente in trasparenza con le azioni Moncler di sua spettanza". La famiglia Rivetti sarà, pertanto, titolare tramite Grinta del proprio investimento in azioni Moncler.

Sul segmento cadetto, Ariston Holding - in rosso dell'1,9% - giovedì ha fatto sapere di aver concluso l'accordo per l'acquisizione di un sito produttivo situato nel parco industriale della municipalità del 6 Ottobre, vicino al Cairo, in Egitto, da Universal Group, storica azienda manifatturiera egiziana fondata da Youssri Kotb.

Seco conquista la vetta del listino, in rialzo del 10% seguito da Ferretti, che sale del 2,1%.

Dall'altro capo, Alerion Clean Power cede il 2,3% e Salvatore Ferragamo è in calo del 2,2%.

Tra le smallcap, Tesmec cede il 2,0% dopo aver comunicato sabato i dati gestionali preliminari relativi all'esercizio 2023 e ha fatto sapere di aver rivisto la stima di chiusura a causa di un rallentamento delle attività del settore Trencher.

I ricavi preliminari quindi si attestano nella fascia EUR252-258 milioni, rispetto ai EUR245,2 milioni al 31 dicembre 2022, e a fronte della previsione di un fatturato atteso nella fascia EUR270-280 milioni.

IGD sale del 5,1% dopo aver fatto sapere venerdì di aver siglato un accordo con Sixth Street e società controllate da Starwood Capital e Prelios SGR Spa, tra le principali società di gestione e servizi immobiliari in Italia, per la cessione di un portafoglio composto da 13 asset, per un valore pari a EUR258 milioni, sostanzialmente in linea con il book value al 31 dicembre 2023.

Il closing dell'operazione avverrà entro aprile 2024.

FNM - flat a EUR0,44 - ha annunciato il perfezionamento del closing per l'acquisizione dell'80% del capitale sociale di Viridis Energia, produttore indipendente di energia elettrica, da Lagi Energia 2006 e HNF, come già anticipato in precedenza.

L'acquisizione si è perfezionata mediante il pagamento di EUR80 milioni.

Compagnia Immobiliare Azionaria cede il 10% dopo aver aperto in rialzo del 6,7%. Venerdì ha informato di aver approvato il progetto di fusione per incorporazione di CIA nella società Compagnie Fonciére Du Vin.

Sogefi sale del 33% dopo aver fatto sapere venerdì di aver chiuso il 2023 con un utile di EUR57,8 milioni, in crescita del 95% rispetto a EUR29,6 milioni nel 2022.

I ricavi consolidati hanno registrato una crescita del 5,5% rispetto al 2022, passando a EUR1,62 miliardi da EUR1,54 miliardi.

L'Ebitda di EUR221,4 milioni è aumentato del 14% da EUR195,1 milioni, con un Ebitda margin del 13,6% dal 12,6%, grazie alla crescita dei volumi e del margine di contribuzione.

Antares Vision - in rosso dell'1,1% - ha fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione ha esaminato i risultati preliminari al 31 dicembre 2023 riportando, per l'intero esercizio, ricavi compresi tra EUR215 ed EUR220 milioni.

L'Ebitda adjusted "dovrebbe attestarsi", scrive la società, tra EUR13 ed EUR15 milioni.

Tra le PMI, Palingeo cewde lo 0,9% dopo aver aperto in rialzo del 4,5%. A una settimana dal debutto a Piazza Affari, il titolo è passato a EUR5,60 rispetto al prezzo di collocamento pari a EUR5,00.

Generalfinance sale dell'8,5% dopo aver fatto sapere di aver chiuso il 2023 con un utile in aumento del 38% a EUR15,1 milioni da EUR10,9 milioni al 31 dicembre 2022.

Il margine di interesse nel 2023 si è attestato a EUR9,0 milioni da EUR7,3 milioni nell'anno precedente.

Il margine di intermediazione è pari a EUR36,2 milioni da EUR30,9 milioni al 31 dicembre 2022.

Visibilia Editore - il cui titolo è bloccato con rialzo del 50% - ha fatto sapere venerdì, in riferimento all'aumento di capitale sino a EUR1 milione deliberato dalla controllata Visibilia Editrice Srl, che Visibilia Concessionaria Srl ha effettuato un versamento di EUR50.000 in favore di Editrice in conto aumento di capitale sociale, lo scorso 15 febbraio.

Visibilia Concessionaria aveva manifestato, in precedenza, la propria disponibilità a sottoscrivere parte dell'aumento di capitale di Visibilia Editore fino a un massimo di EUR600.000.

A New York, il Dow ha chiuso venerdì in verde dello 0,2% a 39.131,53, il Nasdaq ha ceduto lo 0,3% a 15.996,82 e l'S&P 500 ha chiuso in verde frazionale a 5.088,80.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0849 contro USD1,0825 registrato in chiusura azionaria europea di venerdì, mentre la sterlina vale USD1,2684 da USD1,2669 di venerdì sera.

Il Brent vale USD81,40 al barile contro USD82,33 al barile di venerdì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.031,98 l'oncia da USD2.044,15 l'oncia di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di lunedì pomeriggio prevede alle 1400 CET i dati sui permessi di costruzione e le concessioni edilizie negli USA e mezz'ora dopo le vendite del settore manifatturiero canadese.

Alle 1600 CET, è la volta delle vendite di nuove abitazioni per il mese di gennaio negli USA.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

Commenti e domande a redazione@alliancenews.com

Copyright 2024 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.