HONG KONG (Reuters) - Le banche globali e le altre istituzioni finanziarie presenti ad Hong Kong stanno cercando di capire i dettagli della prevista legge contro le sanzioni che Pechino vuole imporre sulla città, e all'impatto che potrebbe avere sulle loro attività.

La Repubblica popolare ha adottato a giugno una legge secondo la quale gli individui e gli enti coinvolti a vario titolo in misure discriminatorie contro cittadini o enti cinesi potrebbero essere inseriti in una lista anti-sanzioni stilata dal governo.

Le imprese finanziarie stanno seguendo con attenzione il vertice di questa settimana del Comitato permanente dell'assemblea nazionale del popolo, massimo organo del parlamento cinese, alla ricerca di segnali che indichino come e quando legislazioni analoghe saranno introdotte ad Hong Kong.

Il Capo esecutivo della regione amministrativa speciale di Hong Kong, Carrie Lam, ha detto martedì di non potere ancora fornire delle tempistiche specifiche circa l'introduzione della legge.

La mossa giunge dopo che il governo Usa ha imposto diversi round di sanzioni contro i funzionari cinesi e di Hong Kong, in conseguenza della repressione messa in atto da Pechino contro le libertà della città, sotto l'ombrello della legge sulla sicurezza nazionale.

Secondo la nuova legge, se le istituzioni finanziarie di base ad Hong Kong si attenessero alle sanzioni statunitensi, potrebbero incorrere in rischi legali, secondo l'opinione di manager finanziari ed avvocati.

"Molte multinazionali straniere stanno chiedendo chiarimenti sull'impatto della legge contro le sanzioni straniere, specialmente grandi banche internazionali ed istituzioni finanziarie", ha detto Shaun Wu, socio dello studio legale Paul Hastings di base ad Hong Kong.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)