Per Stellantis è l'odore dei soldi. Per la città di Detroit significa 5.000 nuovi posti di lavoro.

Stellantis ha aperto ieri le porte del Mack Avenue, il nuovo stabilimento per l'assemblaggio da 1,6 miliardi di dollari, esibendo parte del complesso da circa 28.000 metri quadri completato e reso operativo per la maggior parte durante la pandemia.

I veicoli Grand Cherokee L sulla linea di assemblaggio sono i primi di una nuova generazione di modelli Jeep, mirati a espandere le vendite del marchio a clienti che vogliono dei Suv con tre file di sedili.

Fino ad adesso i Grand Cherokee avevano offerto solamente modelli a cinque posti. Ora, con spazio fino a sette passeggeri, Jeep può sfidare rivali come l'Explorer di Ford Motor, il GMC Acadia di General Motors e i Suv più grandi dei marchi europei e giapponesi.

Lo stabilimento, che ha avviato la produzione a marzo, lavora ora su tre turni giornalieri, come comunicato dal manager Michael Brieda.

Secondo Brieda, in un mercato del lavoro rigido la sfida più grande per lo stabilimento è stata "quella di trovare persone in grado di lavorare in un ambiente manifatturiero". I candidati sono stati sottoposti a una prova di destrezza durante il colloquio di lavoro.

L'azienda ha reso noto che circa 2.100 residenti della città di Detroit sono stati assunti nello stabilimento.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)