MILANO (MF-DJ)--Tra poco più di un decennio si prospetta un anno zero per l'auto. A cominciare dal 2035 in Europa si potranno vendere soltanto veicoli che non emettono anidride carbonica, cioè elettrici.
Nel negoziato fra gli Stati membri il bando a diesel e benzina, scrive Milano Finanza, potrebbe essere posticipato di qualche anno e magari nella transizione potranno trovare più spazio le motorizzazioni ibride o i biocarburanti. La strada pare comunque ormai tracciata e alcuni costruttori l'hanno imboccata a tutta velocità. La rivoluzione verde offre infatti alla case l'occasione non solo di rovesciare equilibri consolidati nel mercato, ma forse anche di uscire da quello che AlixPartners ha definito il deserto dei profitti. Nei rispettivi eventi dedicati all'elettrificazione, così, Stellantis e Volkswagen hanno alzato le previsioni di redditività a medio termine. Il costruttore di Wolfsburg, peraltro, è stato il solo insieme a Volvo a lodare il piano di Bruxelles, aspramente criticato invece dalle associazioni imprenditoriali francesi, tedesche e italiane, che paventano rischi per l'occupazione, per la filiera e per la competitività dell'industria dell'auto europea.
Stellantis N.V. figura tra i principali costruttori automobilistici mondiali. L'attività del gruppo è organizzata essenzialmente attorno a 4 poli :
- vendita di autovetture e veicoli commerciali: marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys;
- vendita di veicoli di lusso : marchi Maserati e DS Automobiles;
- vendita di attrezzature automobilistiche: sistemi interni, sedili auto, esterni auto, sistemi di controllo delle emissioni, ecc. ;
- altro: finanziamento delle vendite (acquisto, noleggio, leasing, ecc.), servizi assistenza post-vendita, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Paesi Bassi (0,8%), Nord America (46,7%), Francia (9,5%), Brasile (7,3%), Italia (6,2%), Germania (5,5%), Regno Unito (4,4%), Cina (0,6%) e altri paesi (19%).