MILANO (MF-DJ)--Domani alle 16h15 è convocato il tavolo automotive per la prima riunione del gruppo "aspetti produttivi e industriali" che si svolgerà in presenza presso il Salone degli Arazzi del Ministero dello Sviluppo economico.

A quanto si apprende dalla lettera di convocazione visionata da MF-Dowjones. In rappresentanza del Mise ci sarà il vice ministro Gilberto Picchetto Fratin.

Il settore rappresenta una parte fondamentale dell'industria italiana, con 350 miliardi di produzione all'anno, 20% del Pil nazionale e un milione e 250 mila lavoratori coinvolti complessivamente.

Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, all'uscita da una riunione preparatoria, aveva dichiarato: "Abbiamo chiesto un tavolo per raggiungere un accordo per ottenere la garanzia occupazionale durante il processo di transizione industriale: non dimentichiamo che abbiamo un test per il futuro che riguarda il gruppo Stellantis. Abbiamo chiarito ad azienda e Ministero che l'accordo deve avere la garanzia del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico".

"È indispensabile affrontare l'importante tema della transizione ecologica avendo come prioritá la salvaguardia occupazionale, il futuro produttivo degli stabilimenti italiani e di tutto l'indotto nazionale", aveva dichiarato nella stessa occasione Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm. "Il Governo deve indicare gli obiettivi che si vogliono raggiungere e con quali strumenti si vogliono perseguire - sottolinea il leader Uilm - avviando una discussione seria e approfondita che superi posizioni ideologiche o slogan del momento per evitare che il problema ci scoppi tra le mani".

Questo rimane uno dei nodi da sciogliere visto che l'altro - ovvero la presenza in Italia di una delle gigafactory di Stellantis - è già stato in parte dipanato.

Va infatti ricordato che al termine di un lungo negoziato Stellantis ha scelto Termoli per la gigafactory italiana delle batterie.

Il sito, aperto nel 1972, conta 2.500 dipendenti e 1,2 mln di metri

quadri di superficie.

"Dopo Francia e Germania abbiamo raggiunto un accordo con il Governo italiano per realizzare a Termoli la nostra terza gigafactory in Europa per la produzione di batterie per veicoli elettrici", aveva illustrato il ceo di Stellantis Carlos Tavares, nel corso dell'evento StellantisEVDay2021. "Stiamo trasformando parte dei nostri impianti giá esistenti per farli diventare gigafactory. Per ora tre in Europa e poi seguiranno due in Nord America, che annunceremo al momento opportuno. Riutilizziamo quanto si può riutilizzare, prendendoci cura dei nostri dipendenti".

"La bella e attesa notizia è la Gigafactory in Italia. Come Mise

abbiamo lavorato affinchè questo accadesse. Ora deve proseguire

il confronto sul piano industriale con le parti interessate", aveva commentato il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sulla

decisione annunciata.

In Germania e in Francia non sono state create nuove fabbriche, ma sono state riconvertite alla produzione di batterie fabbriche che hanno sempre prodotto motori termici. Per questo - spiegano ambienti vicini all'azienda - Mirafiori, che non produce motori da decenni, non è mai stata un'opzione per la Gigafactory. E per lo stesso motivo la scelta è ricaduta su Termoli.

Non sono state rilasciate informazioni di dettaglio sulle tempistiche e

sulle modalità di creazione della gigafactory. Termoli è stata

identificata come sede, il che non esclude la produzione in parallelo

delle motorizzazioni ice e ibride come da piano precedente.

Le modalità di messa a terra della gigafactory italiana sono un altro aspetto rilevante per il sindacato che è alla ricerca di dettagli e conferme in proposito.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

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July 28, 2021 08:58 ET (12:58 GMT)