(Alliance News) - Piazza Affari ha chiuso in calo la seduta di martedì, affossata dalle società esposte agli USA che perdono terreno in scia ai timori di possibili dazi in arrivo dal nuovo presidente Donald Trump.
Per Axel Rudolph, Senior Technical Analyst presso IG, "l'annuncio del presidente eletto Trump di imporre dazi aggiuntivi del 10% sui prodotti cinesi e del 25% su quelli messicani e canadesi ha brevemente spinto il dollaro USA al rialzo prima di ritracciare. Ora l'incertezza è se la Cina reagirà".
"Mentre i mercati azionari asiatici ed europei hanno registrato ribassi, gli indici statunitensi hanno dipinto un quadro contrastante in mezzo a dati deludenti sul mercato immobiliare statunitense. Le vendite di nuove case negli USA hanno registrato il maggior calo in 11 anni mentre i prezzi delle case hanno mostrato il loro aumento più piccolo in un anno".
Il FTSE Mib ha chiuso martedì in calo dello 0,8% a 33.167,64, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,8% a 46.858,76, lo Small-Cap ha perso lo 0,4% a 26.860,65 e l'Italia Growth ha registrato un ribasso dello 0,3% a 7.703,58.
In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in calo dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi ha registrato un rosso dello 0,8% e il DAX 40 di Francoforte ha perso lo 0,5%.
Sul Mib, buona seduta per Banca Monte Paschi di Siena, in rialzo dello 0,6%a EUR5,8360 per azione, rialzando la testa dopo due sedute da ribassista.
Forza anche su Saipem, su dell'1,2%, mentre si fermano gli acquisti su Banco BPM - giù dell'1,1% - dopo che UniCredit - in rosso dell'1,1% - ha annunciato un'offerta pubblica di scambio volontaria per EUR10,1 miliardi.
Banco BPM ha fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione "ha preso atto della comunicazione" diffusa da UniCredit relativa all'offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni BPM, offerta che "non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca".
La banca ha quindi precisato che "si esprimerà sull'offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge".
Tuttavia, si legge nella nota, dall'analisi del comunicato di UniCredit il cda ha rilevato "all'unanimità" che l'offerta si basa su condizioni "del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia" e, nell'opinione del consiglio, "non riflettono in alcun modo la redditività e l'ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco BPM".
Snam è salita invece dell'1,3%. La società ha fatto sapere che Borsa Italiana ha accolto sul segmento MOT Professional l'emissione obbligazionaria Sustainability-Linked dual tranche da GBP600 milioni a 12 anni ed EUR750 milioni a 7 anni. Sul titolo si menziona che Beremberg ha aumentato il target price a EUR4,80 da EUR4,60.
Il timore dei dazi annunciati dal presidente eletto Trump, spingono giù il comparto automotive e i titoli esposti agli USA. In fondo al principale listino, Stellantis ha perso il 4,8%, seguita da Pirelli, giù del 4,6%, da Iveco Group, in calo dell'1,4%, e da Campari, in ribasso del 2,5%.
Sul Mid-Cap, tra i pochi rialzisti, Digital Value ha chiuso in rialzo dell'8,2%, facendo meglio di El.En., su del 3,8% alla chiusura degli scambi.
Webuild - giù dello 0,2% - ha acquisito il 13% di Eurolink, consorzio incaricato della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, aggiungendo questa quota al 45% già detenuto. Come scrive martedì Il Fatto Quotidiano, la partecipazione, ceduta dalla Cooperativa Cmc di Ravenna, è stata acquisita per EUR11,3 milioni, con l'accollo di un debito di EUR14,6 milioni.
Ariston Holding ha invece perso il 2,4% a EUR3,5620 per azione. Il titolo, durante la seduta, ha aggiornato il nuovo minimo a 52 settimane a quota EUR3,31.
Sullo Small-Cap, forza su Aquafil, su del 2,8% dopo il passivo della vigilia del 2,0%.
Fidia - in volo del 39% - ha convocato l'assemblea dei soci per il 27 dicembre, con all'ordine del giorno alcune nomine e una delega al cda per un aumento di capitale da EUR5,0 milioni, spiega martedì Milano Finanza. Dopo anni di crisi culminati nel 2022 con il ricorso al concordato e un accordo di finanziamento con il fondo Negma di Dubai, Fidia sta ora lavorando al rilancio sotto la guida del presidente esecutivo Luigi Maniglio, avendo completato il pagamento ai creditori.
Bene Landi Renzo, su del 2,0%. La società ha dato il via a un aumento di capitale da EUR25,0 milioni in opzione ai soci, segnando l'inizio di un piano di rilancio finanziario che include una seconda ricapitalizzazione da EUR20,0 milioni riservata a Invitalia. Nella seduta di lunedì il titolo era avanzato del 7,7%.
Fra le PMI, Innovatec - in rialzo dell'11% - ha fatto sapere di prevedere di chiudere l'esercizio 2024 con un valore di produzione consolidato in un range tra EUR232-240 milioni da EUR215 milioni nel 2023; un Ebitda in un range tra EUR30-33 milioni da EUR28,8 milioni nel 2023 e un margin di circa il 14% dal 13,4% del 2023.
Allcore è salita del 3,6%, chiudendo la sua terza sessione di fila tra i rialzisti.
Circle - in rialzo dello 0,8% - martedì ha annunciato la partecipazione della sua controllata Magellan Circle al progetto AI4COPSEC, un'iniziativa, coordinata da Simula Research Laboratory, che mira a rivoluzionare la sorveglianza marittima e la risposta alle crisi ambientali utilizzando tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e dati satellitari. In consorzio, Magellan Circle riceverà un finanziamento a fondo perduto di EUR272.500, che supporta le sue competenze specialistiche nella comunicazione scientifica e nelle attività di divulgazione a livello europeo.
First Capital - flat a EUR15,70 per azione - ha comunicato lunedì che la controllata First SICAF ha aumentato la propria partecipazione in CY4Gate, portandola al 5,3% del capitale di quest'ultima. L'investimento iniziale in CY4Gate risale all'IPO della società nel 2020, incrementato in sede di aumento di capitale nel 2022 e, da ultimo, mediante acquisti ai blocchi.
A New York, il Dow cala dello 0,5% a 44.494,90, il Nasdaq sale dello 0,5% a 19.153,13 e l'S&P 500 è in rialzo dello 0,3% a 6.003,98.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0487 da USD1,0487 di lunedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2574 contro USD1,2560 di lunedì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD73,49 al barile da USD73,47 al barile di ieri sera. L'oro scambia a USD2.623,09 l'oncia da USD2.638,58 l'oncia di lunedì sera.
Il calendario macroeconomico di mercoledì prevede i dati sugli utili industriali in Cina alle 0230 CET, prima di spostarsi in Europa, con la fiducia delle famiglie francesi alle 0845 CET e le vendite al dettaglio spagnole alle 0900 CET.
Alle 1030, focus sul report di GfK sulla fiducia dei consumatori tedeschi mentre, alle 1200 CET, dalla Francia, arriveranno i dati sulle persone in cerca di lavoro.
Dagli USA, occhi puntati sui dati sui mutui, in arrivo alle 1300 CET, mentre, alle 1430 CET, il focus sarà sul Prodotto Interno Lordo, sul PCE core, sulla bilancia commerciale, sulle jobless claims e sugli ordinativi di beni degli States.
La giornata si chiuderà con i dati di Baker Jughes sugli impianti di estrazione negli USA.
Tra le società di Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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