I ricavi del terzo trimestre ammontano a 32,551 miliardi di euro e si collocano al di sotto delle aspettative degli analisti raccolte in un sondaggio Reuters, che avevano previsto vendite per 33,02 miliardi di euro.

"Il livello di carenza di chip è risultato leggermente più alto di quello che ci aspettavamo quando abbiamo parlato per l'ultima volta al mercato nel mese di agosto", ha detto il Cfo Richard Palmer, aggiungendo che il totale della produzione persa a causa della crisi dei semiconduttori nell'esercizio supererà le precedenti previsioni di 1,4 milioni di veicoli. 

Palmer ha tuttavia affermato che l'azienda sta vedendo un miglioramento "moderato" sul fronte dell'offerta di chip nel mese di ottobre rispetto a settembre e si aspetta che il trend prosegua nel quarto trimestre. 

"La visibilità sui semiconduttori continua a essere un argomento complesso per l'industria", ha aggiunto Palmer.

La casa automobilistica, nata all'inizio dell'anno dalla fusione di Fiat Chrysler con la francese Psa, ha confermato l'obiettivo relativo al margine di utile operativo adjusted a circa il 10% per l'intero esercizio, dando per scontato che non si verificheranno ulteriori problemi legati all'offerta di semiconduttori e che non verranno imposti lockdown severi in Europa e negli Stati Uniti.

Il gruppo, tuttavia, ha rivisto le prospettive di crescita del settore per l'intero anno in alcune delle regioni in cui opera, riducendole nel caso di Nord America e Sud America e dell'Europa, mentre prevede un miglioramento per Medio Oriente e Africa. La casa automobilistica ha mantenuto invariato l'outlook di crescita per India, Asia-Pacifico e Cina. 

(Giulio Piovaccari, Gilles Guillame)

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)