ROMA (MF-DJ)--"Se confrontiamo l'azienda del 2003 e quella di oggi vediamo che i ricavi passano da 22 miliardi a 130 solo nei primi nove mesi del '22; i modelli di auto prodotti allora, che impegnavano 49 mila persone, erano 22, per 4 marchi: oggi 280 mila persone producono oltre 100 modelli per 14 marchi. Abbiamo valorizzato il marchio Fiat, tanto che la 500 elettrica il prossimo anno sarà esportata anche negli Usa".

Lo ha detto John Elkann in un colloquio con Repubblica e la Stampa parlando dell'andamento di Stellantis di cui è presidente. "Abbiamo rilanciato i marchi Maserati e Alfa Romeo e stiamo rilanciando Lancia.

Inoltre oggi produciamo in Italia e vendiamo in tutto il mondo modelli di marchi non italiani di grande successo, come Jeep», ha aggiunto Elkann sottolineando che "mio nonno ha sempre avuto la preoccupazione delle dimensioni della Fiat. Diceva che fare automobili è un mestiere per giganti. Lui tentò la strada americana, in tre conversazioni con Ford, Chrysler e GM, e in Francia con Citroën. Poi fu la volta di Peugeot, e quindi di Renault. Abbiamo trovato un'intesa con Chrysler creando FCA e poi con PSA, che ha dato vita a Stellantis, dove le famiglie fondatrici assicurano un assetto stabile".

"Siamo andati nella direzione che già mio nonno aveva intrapreso nei suoi trent'anni di presidenza, e abbiamo realizzato quella visione nei due mondi in cui lui credeva: l'America e la Francia», ha spiegato Elkann sottolineando che "non è stato venduto proprio niente. Abbiamo comprato Chrysler per dare vita a FCA. E ci siamo fusi con PSA per creare Stellantis, di cui siamo il più grosso azionista, con una governance molto chiara: io sono il presidente esecutivo e al nostro fianco c'è la famiglia Peugeot con cui ci lega un accordo di consultazione. Insieme sosteniamo il piano di sviluppo a lungo termine Dare Forward, presentato dall'a.d. Carlos Tavares e dalla sua squadra».

"Quando parliamo con Carlos di Stellantis siamo consapevoli che è una società con le radici nell'800, ma ha solo due anni di vita.

Quindi ha radici profonde, ma spirito innovativo. In una sala del museo dell'auto a Torino è disegnata sul pavimento la mappa della costellazione di costruttori di automobili che operavano in Italia tra il 1898 e il 1908, all'avvio dell'età delle macchine. Incredibile: c'erano più di 100 aziende in Italia, e ben 70 erano a Torino. Oggi abbiamo lo stesso spirito di quei pionieri, mentre si apre una nuova stagione della mobilità", ha concluso Elkann.

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2409:02 gen 2023


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January 24, 2023 03:02 ET (08:02 GMT)