Stellantis : Uilm, Tavares in Sevel è buona notizia ma sindacati preoccupati
07 settembre 2021 alle 15:24
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MILANO (MF-DJ)--"È sempre una buona notizia quando l'amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares, viene in Italia e nello specifico in Val di Sangro a visitare lo stabilimento Sevel. La sua attenzione per gli stabilimenti italiani è preziosa". Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Nicola Manzi, segretario della Uilm di Chieti.
"Siamo in verità preoccupati - proseguono Ficco e Manzi - per le potenziali ricadute su Sevel del nuovo stabilimento polacco che produce anch'esso il Ducato. Due stabilimenti in Europa che producono il medesimo modello è di per sé qualcosa di pericoloso o per lo meno qualcosa che richiede la massima allerta sindacale".
"Proprio in questi giorni - concludono Ficco e Manzi - siamo impegnati in una delicata discussione con l'azienda, che verte sulla questione della stabilizzazione dei lavoratori somministrati e sulla indennità del turno del sabato notte, nonché su altri temi molto concreti della vita di fabbrica. Auspichiamo che il dialogo possa essere fruttuoso, ma in assenza di qualsiasi risposta ci stiamo preparando a iniziative di sciopero. I lavoratori hanno il diritto di essere ascoltati".
Stellantis N.V. figura tra i principali costruttori automobilistici mondiali. L'attività del gruppo è organizzata essenzialmente attorno a 4 poli :
- vendita di autovetture e veicoli commerciali: marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys;
- vendita di veicoli di lusso : marchi Maserati e DS Automobiles;
- vendita di attrezzature automobilistiche: sistemi interni, sedili auto, esterni auto, sistemi di controllo delle emissioni, ecc. ;
- altro: finanziamento delle vendite (acquisto, noleggio, leasing, ecc.), servizi assistenza post-vendita, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Paesi Bassi (0,8%), Nord America (46,7%), Francia (9,5%), Brasile (7,3%), Italia (6,2%), Germania (5,5%), Regno Unito (4,4%), Cina (0,6%) e altri paesi (19%).