Il proprietario di Fiat Stellantis dovrebbe annunciare lunedì una versione ibrida della sua piccola auto elettrica 500e, che sarà prodotta nello stabilimento di Mirafiori in Italia, hanno detto due fonti che hanno familiarità con la questione, confermando un rapporto di Automotive News Europe.

L'annuncio è atteso in occasione di un incontro previsto a Torino tra l'Amministratore Delegato Carlos Tavares e i sindacati, che hanno chiesto un nuovo modello ad alto volume e più economico per Mirafiori, al fine di rilanciare la sua produzione.

La 500e viene assemblata nel sito di Torino, sede storica di Fiat, ma il rallentamento globale delle vendite di veicoli completamente elettrici ha spinto Stellantis a rallentare significativamente i ritmi di produzione, introducendo lunghi periodi di cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento.

La mossa potrebbe anche aiutare la casa automobilistica a migliorare le sue relazioni con il Governo italiano, che ha spesso criticato il Gruppo per il calo della produzione nel Paese e per la produzione di alcuni dei suoi modelli Fiat e Alfa Romeo all'estero.

Stellantis - l'unica grande casa automobilistica italiana - e il Governo sono in trattative per un piano volto a riportare la produzione del gruppo nel Paese a un milione di veicoli entro la fine di questo decennio, rispetto ai circa 750.000 dello scorso anno.

Sabato, il Ministro dell'Industria Adolfo Urso ha dichiarato che un accordo è atteso entro pochi giorni, con annunci di nuovi modelli per gli stabilimenti italiani di Stellantis.

Automotive News Europe ha detto in precedenza, lunedì, che la produzione della nuova 500e ibrida potrebbe iniziare non prima della fine del 2025. Ha aggiunto che Stellantis punta a una produzione annuale totale di 200.000 500 a Mirafiori, incluse 125.000 ibride, rispetto alle meno di 80.000 prodotte lo scorso anno.

La 500e ibrida sarà basata sulla stessa piattaforma della 500e EV, mentre Fiat sta eliminando la vecchia versione della 500, sia a benzina che ibrida, che veniva assemblata in Polonia. (Servizio di Giulio Piovaccari, redazione di Mark Potter)