MILANO (MF-DJ)--Stellantis sostiene i conti della famiglia Peugeot. Nel primo semestre la holding Peugeot Invest ha incassato dalla casa 233 milioni di euro, in ragione della sua partecipazione del 7,1% che ne fa il secondo socio del gruppo dopo Exor (14,4%).
La maxi-cedola, scrive MF, ha dato un contributo decisivo all'utile di 192 milioni ottenuto in un periodo per il resto non esaltante per la cassaforte francese. Il calo in borsa di Stellantis (-29,4%) e di Faurecia-Forvia (-51%), le due principali partecipazioni, ha infatti trascinato con sé il nav (net asset value) di Peugeot Invest, sceso del 17% a 5,8 miliardi. «Tengo a sottolineare la resilienza della maggioranza dei nostri attivi e in particolare gli eccezionali risultati operativi di Stellantis, a dispetto di un contesto economico sfavorevole in Europa per via delle persistenti incertezze geopolitiche, alla crisi energetica e alla ricomparsa dell'inflazione», ha sottolineato Robert Peugeot, presidente della holding. «Queste performance dimostrano l'opportunità dell'aggregazione conclusa fra il gruppo Psa e Fiat-Chrysler Automobiles»
Stellantis N.V. figura tra i principali costruttori automobilistici mondiali. L'attività del gruppo è organizzata essenzialmente attorno a 4 poli :
- vendita di autovetture e veicoli commerciali: marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys;
- vendita di veicoli di lusso : marchi Maserati e DS Automobiles;
- vendita di attrezzature automobilistiche: sistemi interni, sedili auto, esterni auto, sistemi di controllo delle emissioni, ecc. ;
- altro: finanziamento delle vendite (acquisto, noleggio, leasing, ecc.), servizi assistenza post-vendita, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Paesi Bassi (0,8%), Nord America (46,7%), Francia (9,5%), Brasile (7,3%), Italia (6,2%), Germania (5,5%), Regno Unito (4,4%), Cina (0,6%) e altri paesi (19%).