Stellantis si sta preparando a rimborsare anticipatamente un prestito di 6,3 miliardi di euro (7 miliardi di dollari) sostenuto dal governo italiano che il suo predecessore Fiat Chrysler si è assicurato all'apice della pandemia COVID-19, hanno detto giovedì due fonti vicine alla questione.

Rimborsare il prestito potenzialmente libera Stellantis dalle condizioni che Roma ha posto, tra cui preservare i posti di lavoro nelle sue operazioni italiane, effettuare pagamenti puntuali ai fornitori e finanziare investimenti interni in particolare per veicoli elettrici.

Il rimborso è imminente, ha detto una delle fonti.

Il prestito, che ha una scadenza di tre anni, è stato concesso nel giugno 2020 all'unità italiana di Fiat Chrysler dal principale prestatore italiano Intesa Sanpaolo, con l'agenzia di esportazione creditizia SACE che fornisce una garanzia sull'80% del valore.

Il direttore finanziario Richard Palmer ha detto in ottobre che il prestito sostenuto dallo stato era rimborsabile a partire da marzo 2022, ma all'epoca disse che non era stata presa alcuna decisione sul rimborso.

Il prestito ha suscitato polemiche in Italia perché Fiat Chrysler, che aveva spostato la sua sede legale in Olanda, all'epoca stava lavorando per fondersi con la rivale francese PSA in un accordo che prevedeva il pagamento di un grosso dividendo in contanti ai suoi azionisti.

Ma Roma ha comunque accettato di appoggiare il prestito per sostenere uno dei maggiori datori di lavoro italiani, in un momento in cui la pandemia e le misure di blocco hanno quasi completamente congelato il mercato automobilistico.

L'industria automobilistica in Italia impiega 278.000 lavoratori diretti e indiretti e rappresenta il 6,2% del prodotto interno lordo, secondo i dati forniti dalla lobby automobilistica ANFIA.

La fusione tra FCA e PSA, che ha formato Stellantis, è stata completata un anno fa.

L'anno scorso il gruppo ha firmato una linea di credito revolving da 12 miliardi di euro con un gruppo di 29 banche, in due tranche con scadenze di tre e cinque anni.

(1 dollaro = 0,8967 euro) (Servizio di Giulio Piovaccari e Valentina Za; Editing di Bernard Orr e Edmund Blair)