MILANO (MF-DJ)--I sindacati vogliono l'apertura di un tavolo

automotive con Stellantis per arginare gli impatti lavorativi provocati

dalla carenza di semi-conduttori e per avere più certezze sul futuro.

La crisi dei chip sta interessando tutte le principali industrie automobilistiche europee e mondiali, creando serie difficoltá di approvvigionamento lungo tutta la supply chain che hanno riflessi sulla produzione e quindi sulle vendite. Il tavolo sarebbe anche utile ad analizzare altre questioni di stretta attualitá come l'apertura della gigafactory italiana annunciata dal ceo Carlos Tavares, le stabilizzazioni di personale in alcuni stabilimenti e il futuro dei siti produttivi stretti tra la crisi dei componenti, gli equilibri della recente fusione tra Fca e il gruppo Psa e la transazione energetica.

La richiesta ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico Andrea Orlando e Giancarlo Giorgetti è partita poco fa, all'indomani della crisi dei chip ha colpito anche lo stabilimento di Melfi costretto a interrompere la produzione. Un epilogo prevedibile dopo che - come annunciato dalle sigle nei giorni scorsi - gli stabilimenti come Pomigliano che sarebbero dovuti ripartire sono rimasti chiusi e dopo che la crisi di approvvigionamento di componenti elettronici ha colpito Sevel.

Questo scenario sta aumentando la tensione nel settore automotive e i

sindacati chiedono la ricerca di soluzioni sia da parte del Governo che

dell'associazione delle imprese. La richiesta è quella di un

provvedimento straordinario con risorse aggiuntive e specifiche

per affrontare questo momento di impasse.

"Abbiamo inviato una richiesta ai ministri Giorgetti e Orlando per

riconvocare al piú presto presso il Ministero dello Sviluppo economico il

tavolo con Stellantis, sul futuro piano industriale e piú in generale le

prospettive produttive e occupazionali in Italia. Dall'ultimo incontro

dello scorso 15 giugno sono intervenute difatti numerose novitá che

devono essere necessariamente affrontate e approfondite con l'azienda e

con il Governo per trovare le migliori soluzioni per garantire il futuro

di tutti i lavoratori italiani e le missioni produttive in tutti i siti

del nostro Paese", dichiarano Rocco Palombella, Segretario generale Uilm,

e Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm e Responsabile del settore

auto.

"Fra le principali novità - sottolineano Palombella e Ficco -

annoveriamo senz'altro l'importante accordo di Melfi del 25 giugno, che

prevede la riorganizzazione della fabbrica e la assegnazione di nuovi

modelli, l'annuncio di Stellantis della costruzione della Gigafactory a

Termoli, che conferma l'impegno nel nostro Paese con importanti

investimenti nell'ambito del processo di elettrificazione, e da ultimo

l'aggravarsi del problema di approvvigionamento di semiconduttori, giá

presente nei mesi scorsi, che ora sta paralizzando l'attivitá produttiva,

causando fermate periodiche praticamente in tutti i siti italiani".

"Alla luce di tutto questo abbiamo chiesto al Governo di riprendere la discussione e il confronto sul futuro di Stellantis in Italia, di migliaia di lavoratori e di un settore industriale che nei prossimi anni dovrá affrontare una importante sfida rappresentata dalla transizione ecologica", concludono.

Nella lettera inviata da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr ai

ministri si esplicita che "le novitá emerse nel frattempo, da ultimo

della crisi di approvvigionamento dei semiconduttori che sta determinando

una forte criticitá negli stabilimenti, richiedono di proseguire il

confronto sul futuro piano industriale e di assegnare a tutti gli impianti dai motori all'assemblaggio agli enti di staff una missione produttiva e di attivitá che garantisca l'occupazione e le prospettive per il futuro".

cce

MF-DJ NEWS

3115:00 ago 2021

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August 31, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)