MILANO (MF-DJ)--Giornata di forti rialzi per il listino milanese (+2,1% a 21932 punti) che ha registrato una performance nettamente migliore rispetto al resto delle borse europee grazie alle positive trimestrali di alcune big del listino.

Il giorno dopo l'aumento dei tassi di 75 bps, infatti, i conti di alcune blue chip, tra cui Stellantis, Prysmian, Iveco, Moncler (tutte oltre le attese degli analisti) hanno sostenuto l'indice principale, che si è riportato vicino alla soglia dei 22 mila punti.

Entrando nel dettaglio, Stellantis ha archiviato i primi sei mesi dell'anno con un utile netto di 7,96 miliardi di euro (5,936 mld nel primo semestre 2021) in crescita del 34% a/a. Il flusso di cassa industriale netto ha toccato invece quota 5,3 mld, in aumento di 6,5 mld rispetto al 1* semestre 2021.

Effetto conti anche per Prysmian che ha chiuso il semestre con ricavi pari a 7,949 mld di euro, segnando una crescita organica del 12,5% escludendo il segmento Projects 4, e un utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo balzato a 259 mln rispetto a 162 mln del corrispondente periodo del 2021. Inoltre, alla luce di questi ottimi dati il gruppo ha deciso di alzare il target di Ebitda adjusted.

Numeri positivi pure per Iveco, che nel secondo trimestre ha realizzato un utile netto adjusted pari a 60 mln euro, che si confronta con i 77 mln dello stesso periodo del 2021.

Anche Moncler non ha deluso le aspettative, registrando nel semestre ricavi consolidati di gruppo di 918,4 mln, in crescita del 48% a cambi correnti rispetto a 621,8 mln nel primo semestre 2021 e un risultato netto di gruppo di 211,3 mln rispetto a 58,7 mln di un anno fa.

Le tornata di conti ha finito per mettere in secondo piano gli annunci di ieri della Fed, che ha alzato per la seconda volta consecutiva i tassi dello 0,75%, portandoli al 2,25-2,5% (da 1,5-1,75%), e le parole di Jerome Powell.

Il presidente della banca centrale americana, in conferenza stampa, ha sottolineato che un terzo rialzo da 75bps "potrebbe essere appropriato" a settembre, anche se tutto dipenderà dai dati in arrivo. Inoltre, man mano che l'orientamento diventerà più restrittivo, diventerà appropriato rallentare il ritmo dei rialzi.

Il mercato, commentano da Equita Sim, sconta adesso Fed Funds a fine 2022 al 3,3% (dal 3,4% precedente l`annuncio), con un aumento di 59 bps a settembre e 29 bps a novembre, e dicembre che segnerà il picco del tasso di riferimento della Fed. Il comunicato del Fomc ha evidenziato che "i recenti indicatori di spesa e produzione hanno rallentato", ma "l'aumento dei posti di lavoro rimane robusto e il tasso di disoccupazione basso, con un`inflazione che resta elevata". In questo contesto la Fed resta fortemente impegnata a riportare l'inflazione all'obiettivo del 2%. La curva dei tassi 10-2 anni, concludono gli esperti, rimane invertita, segnalando il rischio di una recessione.

fus

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July 28, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)