MILANO (MF-DJ)--Dopo la chiusura in bellezza di dicembre (+21% su dicembre 2021) ritrova brio il mercato auto italiano nel 2023. In gennaio sono state immatricolate in Italia 128.301 autovetture con una crescita del 18,96% su gennaio 2022. Per collocare questo risultato nella giusta dimensione occorre però dire che rispetto al gennaio 2019, cioè alla situazione ante-pandemia, il dato del gennaio scorso è in calo del 22,4%. Ciò ridimensiona ma non annulla la valenza positiva di questo inizio d'annoo. Tra l'altro, dall'inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor condotta a fine gennaio emerge un deciso miglioramento dell'affluenza di visitatori nelle show room e anche nell'acquisizione di ordini.

Secondo i dati del bollettino mensile del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il volume globale delle vendite mensili, pari a 520.549, ha interessato per il 24,65% vetture nuove e per il 75,35% vetture usate.

Venendo ai grandi costruttori, Stellantis ha immatricolato nel mese di gennaio 43.342 auto rispetto alle 38.593 immatricolate nello stesso periodo dell'anno precedente (+12,3% a/a). La quota di mercato, in base ai numeri elaborati dal gruppo automobilistico su fonte Dataforce, è pari al 33,9%, in calo rispetto alla quota del 35,8% dello stesso mese dell'anno precedente.

"Il 2022, che ha chiuso con quasi il meno 10% di immatricolazioni, ha mostrato nella seconda metà dell'anno segnali di recupero che vengono confermati anche con l'inizio del nuovo anno ma con una prospettiva in ombra per i veicoli elettrici, i cui volumi restano, infatti, estremamente bassi rispetto agli ambiziosi obiettivi europei al 2035", dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. "Il settore è in grande trasformazione e la riluttanza dei clienti, intensa come scarsa propensione a sostituire convintamente e massivamente i propri modelli endotermici con i Bev nonostante gli incentivi statali, suggeriscono di mantenere un approccio neutrale dal punto di vista della tecnologia impiegata per ridurre l'inquinamento in atmosfera e che, altresì, la formula dell'Ecobonus (nuovi fondi 2023 ma vecchie regole), va rivisitato nei requisiti di erogazione".

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è quindi legittimo attendersi che continui la serie positiva iniziata con la crescita dell'agosto scorso dopo tredici cali consecutivi, ma questo non significa che il mercato automobilistico italiano stia per superare la gravissima crisi apertasi nel 2020 con la pandemia e con tutti gli eventi negativi che l'hanno seguita.

Le previsioni di Unrae per l'intero anno rimangono prudenti e confermano la stima, già indicata nei mesi scorsi, di 1,4 milioni di immatricolazioni, quindi con una leggera crescita del 6,3% sul 2022 pari a 83.000 veicoli in più. Il mercato, infatti, resta condizionato da prospettive economiche negative e, ancora, dalla carenza di prodotto almeno nella prima parte dell'anno.

claudia.cervini@mfdowjones.it

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0118:33 feb 2023


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