LISBONA (Reuters) - Carlos Tavares, che si è dimesso improvvisamente dalla carica di AD di Stellantis l'1 dicembre, ha detto in un'intervista pubblicata ieri sul quotidiano portoghese Expresso che la sua uscita 'amichevole' è stata causata da disaccordi con il board sulla strategia.

Il manager non è entrato nei dettagli riguardo alle sue divergenze con il consiglio di amministrazione della casa automobilistica, ma ha detto che la decisione di lasciare l'azienda è stata presa congiuntamente da lui e dal presidente John Elkann.

Fonti vicine alla situazione hanno detto a Reuters che le dimissioni improvvise sono state provocate dagli obiettivi fissati da Tavares, ritenuti irrealistici o dannosi da alcuni membri del board.

Tavares ha detto al giornale che la preoccupazione principale è stata quella di "proteggere l'azienda in modo che una differenza di punti di vista non creasse il rischio di creare uno squilibrio al suo interno".

"Un'azienda che ha 250.000 dipendenti, ricavi per 190 miliardi di euro, 15 marchi venduti in tutto il mondo, non può essere gestita con una mancanza di allineamento, che ha un impatto immediato sulla gestione strategica", ha spiegato.

Alla domanda se si sentisse colpito dall'esito ha risposto: "no, per niente", aggiungendo che avrebbe agito allo stesso modo anche se avesse potuto tornare indietro.

L'approccio di Tavares, considerato uno dei dirigenti più rispettati dell'industria automobilistica, è stato messo in discussione dopo che il crollo delle vendite negli Stati Uniti ha portato il gruppo a settembre a emettere un profit warning sui risultati 2024.

Nell'intervista, la prima concessa dopo le sue dimissioni, Tavares ha descritto l'attuale momento dell'industria automobilistica come l'inizio di un periodo 'darwiniano'.

"Quando si affronta una tempesta, bisogna guidare la barca in base alle onde. Non si può discutere sul modo migliore per affrontarle".

(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)