(Alliance News) - Venerdì il Mib si muove in positivo, seppure di poco, con l'indice che fluttua in area massima poco sotto la soglia dei 25.000, che, se confermato in chiusura, porterà alla sesta chiusura settimanale consecutiva in saldo attivo.

Gli investitori hanno continuato a seguire gli sviluppi intorno allla legge di bilancio del governo Meloni, con il nuovo esecutivo che ha impostato la maggior parte dei quasi EUR35 miliardi di spesa in manovra per il 2023 sugli aiuti derivanti dalla crisi energetica.

All'inizio di questa settimana, i verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve hanno suggerito che ci sarà un ritmo più lento degli aumenti dei tassi di interesse nei prossimi mesi, mentre i resoconti delle riunioni della Banca Centrale Europea hanno mostrato che i membri hanno concordato di inasprire ulteriormente le condizioni monetarie, ma hanno suggerito che una recessione prolungata e profonda comporterebbe una pausa nel ciclo dei rialzi.

Per quanto riguarda le possibili mosse della Federal Reserve, sul FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base anche all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 14 dicembre ha una probabilità prezzata al 76% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 bps. Il 24% invece ha la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps.

Sul fronte dei dati economici, la crescita trimestrale della Germania è stata rivista al rialzo allo 0,4% nel terzo trimestre, mentre la fiducia dei consumatori nel paese è migliorata per il secondo mese di fila.

Così, il FTSE Mib, si muove poco sopra la parità a 24.773,44.

In Europa, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,1%, il FTSE 100 di Londra sale con lo 0,3%, mentre il DAX di Francoforte è poco sopra la parità.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è giù dello 0,1% a 40.055,35, lo Small-Cap è in perfetta parità a 27.947,39, mentre l'Italia Growth è in rosso marginale a 9.407,72.

Sul listino principale di Piazza Affari, A2A sale dell'1,6%, portando l'attivo mensile al 25%.

Acquisti anche sui petroliferi Eni e Saipem, rispettivamente su dell'1,0% e dello 0,4%.

Amplifon arretra invece dello 0,1%, dopo due sedute concluse in lato positivo.

Sul fondo - seppure con un passivo del solo 0,7% - STMicroelectronics chiude il listino, anche se sul settimanale è ancora in lieve attivo con l'1,4%.

Sul segmento cadetto, chiude il listino Italmobiliare, che cede l'1,5%.

Intercos cede invece il 3,9% su quota EUR11,90 prima di andare in asta di volatilità.

illimity sale invece con l'1,2%, ancora al rialzo dopo tre sedute concluse in negativo.

Fra i rialzisti, si vede anche WIIT, che sale del 2,0% portando l'attivo su base mensile al 24%.

Sullo Small-Cap, Piquadro si porta avanti del 6,4%. La company giovedì ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 settembre 2022, in cui ha registrato un risultato netto di gruppo negativo di circa EUR100 milioni, in miglioramento di circa EUR1,4 milioni rispetto al dato registrato al 30 settembre 2021.

Conafi avanza del 4,6%. Il titolo - che riporta una volatilità annuale di 85 - dall'inizio dell'anno marca un passivo di oltre il 40%. Il titolo rialza la testa dopo due sedute concluse fra i ribassisti.

Fra le note negative, minoranza del listino, Netweek arretra del 6,5%, virando al ribasso dopo due sedute concluse in attivo con un cumulato di circa il 10%.

Bioera sale invece con lo 0,8%. Il titolo - nel 2022 - marca un passivo da inizio anno oltre il 52%.

Fra le PMI, GEL si prende la testa del listino, allungandosi del 9,7% e portando il mensile a più 23%.

Arterra sale invece del 4,8%, con il tilo che marca un passivo del 25% nel 2022.

Illa cede invece il 17% in scia la rosso di oltre il 14% di ieri sera, con il titolo che si prezza a EUR0,0030.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0405 contro USD1,0407 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,2105 da USD1,2128 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,50 al barile da USD85,16 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.753,44 l'oncia da USD1.756,45 l'oncia di giovedì in chiusura.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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