(Alliance News) - Piazza Affari è attesa attorno alla parità in vista dell'inizio degli scambi di martedì, dopo che i mercati hanno smaltito le notizie macroeconomiche deludenti arrivate dall'Asia.

In particolare, in Cina, le vendite al dettaglio di ottobre sono diminuite dello 0,5% rispetto all'anno precedente, contraendosi per la prima volta da maggio, secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica. Il dato è inferiore rispetto all'aumento dello 0,7% previsto dagli analisti di Bloomberg e all'espansione del 2,5% di settembre.

La produzione industriale è cresciuta del 5,0%, meno della previsione di crescita del 5,3% e ben al di sotto dell'aumento del 6,3% di settembre.

"Di fronte a molteplici sfide come un ambiente internazionale più complesso e severo e nuovi focolai domestici di Covid-19, i funzionari stanno intensificando gli sforzi per attuare varie misure per stabilizzare l'economia", ha affermato la NBS in una nota.

Non va meglio al Giappone, dove, tra luglio e settembre, il Prodotto Interno Lordo si è contratto dello 0,3% su base trimestrale, mancando le aspettative del mercato di una crescita dello 0,3%, secondo i dati del governo.

I futures di IG danno il Mib in rialzo di 10,0 punti o di meno dello 0,1% dopo aver chiuso in rialzo dello 0,6% a 24.696,69 la seduta di lunedì.

Il FTSE 100 di Londra è dato giù di appena 0,3 punti, il CAC 40 di Parigi è indicato in aumento di 20,5 punti o dello 0,3% e il DAX 40 di Francoforte è stimato su di 51,0 punti o dello 0,4%.

Ieri sera, a Milano, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,4% a 40.201,20, lo Small-Cap è salito dello 0,5% a 28.171,99 mentre l'Italia Growth ha raccolto lo 0,4% a 9.360,22.

Sul Mib, Saipem ha chiuso in vetta col 4,2%, seguita da STMicroelectronics, che è salita del 3,1%. Leonardo termina in attivo del 2,9%. Con due anni e mezzo di portafoglio ordini ben riempito, commenta Francesco Bonazzi di Alliance News, "il colosso pubblico della difesa, più che seguire l'altalena degli sforzi per la pace in Ucraina è agganciato a un trend ormai chiaro come l'aumento della spesa italiana per le armi".

In fondo si sono piazzate Prysmian, giù del 2,4%, Inwit, giù del 2,3%, e DiaSorin, in passivo del 2,1%.

Sul Mid-Cap, MARR ha finito su dell'1,2%. Il consiglio di amministrazione lunedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, in cui ha riportato un risultato netto dei primi nove mesi si posiziona a EUR24,7 milioni da EUR28,3 milioni del 2021.

I ricavi totali consolidati dei primi nove mesi 2022 sono pari a EUR1,49 miliardi, in incremento sia rispetto a EUR1,1 miliardi circa milioni del pari periodo 2021 sia a EUR1,3 miliardi del periodo pre-pandemia del 2019.

LU-VE è salita del 5,6% dopo aver approvato i risultati consolidati al 30 settembre, in cui ha riportato un utile netto pari a EUR45,5 milioni - pari al 9,7% dei ricavi - rispetto a EUR18,2 milioni dei primi nove mesi del 2021.

In vetta si è piazzata GVS, su del 13%. Mercoledì, ha approvato i risultati al 30 settembre 2022, riportando un risultato netto normalizzato pari a EUR58,9 milioni da EUR59,5 milioni nei primi nove mesi del 2021.

I ricavi totali del periodo sono pari a EUR276,0 milioni da EUR261,5 milioni al 30 settembre 2021, in crescita del 30% grazie al contributo delle ultime acquisizioni una volta sterilizzano l'impatto delle vendite derivanti dal diffondersi della pandemia da Covid-19 nei primi 9 mesi del 2021.

Reply ha ceduto il 6,2%. La società ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 26% su base annua, a EUR1,36 miliardi da EUR1,07 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'Ebitda è salito del 19%, a EUR218,6 milioni da EUR183,2 milioni, e l'Ebit è passato a EUR183,6 milioni da EUR147,5 milioni di un anno prima.

L'utile ante-imposte, invece, è aumentato a EUR169,1 milioni o del 13% da EUR150,0 milioni.

ERG ha perso il 5,3%. Venerdì, il cda ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi 2022, in cui ha riportato un risultato netto pari a EUR459 milioni, in aumento rispetto a EUR101 milioni dei nove mesi 2021 "proforma".

"Il risultato comprende principalmente la plusvalenza netta rilevata a seguito della cessione del nucleo idroelettrico di Terni avvenuta lo scorso gennaio, pari a circa EUR324 milioni", scrive la company nella nota.

Sullo Small-Cap, Eems Italia è volata in vetta con un rialzo del 17% dopo aver fatto sapere che è stato concluso l'accordo con Belanus Partners SL per l'acquisizione, da parte della controllata totalitaria EEMS Renewables, del veicolo societario che detiene 8 progetti di sviluppo di impianti fotovoltaici su tetti di capannoni industriali in Italia, per una capacità stimata nell'ordine di complessivi massimi 6,7 megawatt di picco.

Servizi Italia ha guadagnato il 5,4% dopo aver comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 5,9% su base annua, a EUR202,5 milioni da EUR191,2 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Cairo Communication ha ceduto l'1,4%. La società ha comunicato lunedì di aver registrato ricavi in crescita nei primi nove mesi, a EUR842 milioni da EUR836 milioni.

L'Ebitda però è calato a EUR81,5 milioni da EUR108,8 milioni mentre l'Ebitda ante-oneri non ricorrenti è sceso a EUR93,4 milioni da EUR109,6 milioni, impattato da un incremento dei costi della carta e altri fattori produttivi di circa EUR28,1 milioni.

Sul fondo Gequity, giù del 4,8%.

Anche Gabetti Property Solutions ha fatto bene dopo i conti, salendo dell'8,1%. La società ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in calo del 7% su base annua, a EUR126,1 milioni da EUR135,8 milioni.

L'utile lordo è di EUR9,2 milioni rispetto a EUR5,8 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Tra le PMI, Pozzi Milano ha chiuso in rialzo del 6,1%. La società ha fatto sapere che nei due soli mesi di settembre ed ottobre 2022 ha raggiunto un record storico di vendite, superando i EUR6 milioni di fatturato, pari al 60% rispetto al record ottenuto nell'autunno del 2021.

Omer ha chiuso in rialzo dello 0,4% dopo aver fatto sapere lunedì di aver approvato i risultati al 30 settembre 2022 riportando, nei primi nove mesi dell'anno, un valore della produzione pari a EUR44,2 milioni, in aumento del 7,0% da EUR41,2 milioni del 30 settembre 2021.

A New York, il Dow ha chiuso lunedì in calo dello 0,6% a 33.536,70, il Nasdaq ha perso l'1,1% a 11.196,22 mentre l'S&P 500 ha ceduto lo 0,9% a 3.957,25.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0349 contro USD1,0340 di lunedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1799 da USD1,1730 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD93,14 al barile da USD94,52 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.771,09 l'oncia da USD1.770,70 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario economico di martedì, dalla Francia, arriverà l'inflazione alle 0845 CET mentre dalla Spagna lo stesso dato è atteso alle 0900 CET.

In sequenza, poi, l'indice ZEW delle condizioni economiche tedesche e dell'Eurozona alle 1100 CET. Alle 1100 CET, sono attesi anche diversi macro dell'Eurozona, tra cui il PIL, la bilancia commerciale e la panoramica dell'occupazione.

Nel pomeriggio, dagli USA, alle 1430 CET usciranno l'indice dei principali prezzi di produzione.

Tra le società quotate italiane, sono attesi i risultati di ENAV, MFE-MediaForEurope, Triboo e 4AIM Sicaf.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; gfciccomascolo@alliancenews.com

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