(Alliance News) - Giovedì, Piazza Affari chiude in rialzo in linea con gli altri indici europei a eccezione dell'FTSE 100, affossato dal forte calo di AstraZeneca.

"La scarsa performance di Astra dall'estate è stata uno dei fattori chiave dell'incapacità del FTSE 100 di tenere il passo dei suoi concorrenti, e i numeri di oggi suggeriscono che il peso continuerà per il momento", afferma Chris Beauchamp, Chief Market Analyst della piattaforma di trading online IG.

"Ieri il principale indice statunitense non è riuscito a raggiungere quota 5.000 per un pelo, ma a questo punto è solo questione di tempo. Anche se può sembrare assurdo, il Dow 40.000 potrebbe non essere troppo lontano, soprattutto se il mercato continua con il suo attuale stato d'animo. Gli indici si sono mantenuti solidi nonostante gli ultimi forti dati statunitensi e la diminuzione delle possibilità di un taglio a marzo, dimostrando che il rally non si limita alle speranze di un ambiente politico più allentato".

Il FTSE Mib, quindi, ha terminato la seduta in rialzo dello 0,3% a 31.064,15, il Mid-Cap è avanzato dello 0,2% a 45.285,01, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,2% a 27.337,85 mentre l'Italia Growth ha chiuso giù dello 0,1% a 8.128,08.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha ceduto lo 0,4%, il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,7% mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in rialzo dello 0,3%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Banco BPM ha chiuso in rialzo dello 0,8% dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR1,26 miliardi, in aumento dell'85% rispetto a quello di EUR685,0 milioni dell'anno precedente.

Nel solo quarto trimestre, la banca ha registrato un risultato netto di EUR321,1 milioni che si confronta con quello di EUR319,0 milioni del trimestre precedente.

Azimut Holding - in rosso dello 0,3% - giovedì ha comunicato di avare registrato nel mese di gennaio 2024 una raccolta netta positiva per EUR414 milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine gennaio a EUR92,1 miliardi, di cui EUR61,3 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.

Banca Generali è finita sul fondo con un ribasso del 2,5% dopo aver fatto sapere giovedì di aver registrato un aumento del 53% dell'utile netto del 2023, a EUR326,1 milioni da EUR213,0 milioni dell'anno precedente.

Il dato rappresenta un record per la società e un valore superiore rispetto alla crescita prevista dal piano triennale compresa tra il 10% e il 15%.

Banca Mediolanum, in rialzo dell'1,5%, giovedì ha condiviso i dati della raccolta netta di gennaio e ha fatto sapere che il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre, proponendo un saldo dividendo di EUR0,42 per azione, che insieme all'acconto di EUR0,28 porta il dividendo totale a EUR0,70, il 40% in più rispetto al dividendo del 2022, che ammontava a EUR0,50 per azione. Il 2023 si è concluso con un utile di EUR821,9 milioni in crescita del 62% da EUR506,8 milioni del 2022.

BPER Banca - in calo dello 0,2% - ha comunicato mercoledì di aver chiuso il 2023 con un utile netto in aumento su base annua, che ha spinto l'istituto ad alzare il dividendo proposto. L'utile netto dello scorso esercizio è stato di EUR1,55 miliardi, in aumento rispetto a EUR1,47 miliardi del 2022, con il board della banca che ha proposto la distribuzione di un dividendo di EUR0,30 rispetto a quello di EUR0,12 pagato l'anno prima.

Meglio di tutti danno STMicroelectronics, con un rialzo del 3,5%, Brunello Cucinelli, su del 3,5% e Pirelli &C, in verde del 2,6%.

Sul Mid-Cap, Sanlorenzo è in vetta con il 3,0% dopo aver fatto sapere giovedì di aver realizzato, nel 2023, ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht a EUR840,2 milioni in crescita del 13% da EUR740,7 milioni del 2022. L'Ebitda dell'intero 2023 ammonta a EUR157,5 milioni, in aumento di quasi il 22% da EUR129,6 milioni dell'anno precedente.

I risultati spingono anche Banca Ifis, che è salita del 2,0%. Giovedì ha comunicato di aver raggiunto il record storico per l'utile netto 2023, risultato pari a EUR161,9 milioni da EUR141,9 milioni al 31 dicembre 2022.

La società ha precisato che l'utile netto è superiore quasi del 17% all'obiettivo di EUR137 milioni previsto nel piano industriale al 2023.

Cementir Holding, invece, ha chiuso in rialzo dello 0,5% dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con ricavi pari a EUR1,69 miliardi, in lieve calo rispetto a quelli di EUR1,72 miliardi del 2022.

OVS - su con l'1,3% - ha comunicato martedì di aver sottoscritto una lettera di intenti con gli azionisti di Goldenpoint Spa con l'obiettivo di sviluppare una possibile partnership industriale.

Goldenpoint conta su una rete di vendita di circa 380 negozi situati in locations prestigiose nei maggiori centri storici e nei principali centri commerciali in Italia e un fatturato di quasi EUR100 milioni.

Sullo Small-Cap, Piquadro ha ceduto lo 0,9% dopo aver comunicato giovedì che i ricavi dei primi nove mesi sono saliti a EUR131,5 milioni da EUR126,8 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Mondo TV - in rosso del 3,4% - ha comunicato mercoledì di aver raggiunto un accordo con la società Yamato Video per la distribuzione in Italia di alcuni materiali della propria library.

Tra i rialzisti, Class Editori ha chiuso in verde del 5,5% seguito da Italian Sea Group, su del 4,5%.

Tra le PMI, Valtecne ha chiuso su del 5,4% dopo aver fatto sapere giovedì che il consiglio di amministrazione ha esaminato i ricavi di vendita al 31 dicembre, che risultano pari a EUR30,7 milioni, in crescita del 28% circa rispetto all'anno precedente, quando erano pari a EUR24,1 milioni.

STAR7 - flat a EUR6,60 - ha fatto sapere giovedì che i ricavi preliminari del gruppo nel 2023 si sono attestati a EUR104 milioni, registrando una crescita del 25% da EUR83,3 milioni al 31 dicembre 2022.

Talea Group - in verde del 6,8% - ha fatto sapere giovedì di aver acquisito la disponibilità dei marchi "Best Body" e "VitaminCenter", i relativi domini www.bestbody.it e www.vitamincenter.it e i relativi brand in private label "Best Body" e "VitaminCompany".

Farmacosmo - su del 2,0% - ha fatto sapere giovedì di aver sottoscritto un accordo vincolante per la vendita del 67% del capitale sociale di Innovation Pharma. Innovation Pharma è controllata al 67% da Farmacosmo e al 33% da G&Ph Holding. Innovation Pharma controlla il 100% di GPharma1, il 100% di GPharma2 e il 67% di Farmacia De Leo.

A New York il Dow cede lo 0,3%, il Nasdaq è in rosso dello 0,8%, mentre l'S&P 500 è di poco sotto la parità.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0764 contro USD1,0764 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì mentre la sterlina vale USD,2612 da USD1,2631 di ieri sera.

Il Brent vale USD81,13 al barile contro USD78,89 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.028,64 l'oncia da USD2.039,06 l'oncia di mercoledì sera.

Il calendario economico di venerdì prevede alle 0800 CET l'inflazione tedesca e, dall'Italia, la produzione industriale alle 1000 CET mentre, alle 1110 CET, si terrà un'asta di BOT a 12 mesi.

Nel pomeriggio, dal Canada, è atteso il tasso di disoccupazione alle 1430 CET.

A Piazza Affari, sono previsti i risultati di Banca Sistema, Buzzi Unicem e Iveco Group.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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