Quotata alla Borsa di Londra, SuperGroup PLC è l'azienda che sta dietro al marchio "casual" Superdry prêt-à-porter - nonostante l'uso di caratteri giapponesi nei suoi loghi e nelle sue comunicazioni, è infatti britannica

Grafico Superdry plc

Come Inditex, la casa madre dei marchi Zara o Massimo Dutti, SuperGroup è in gran parte di proprietà di due azionisti fondatori, Julian Marc Dunkerton e James Michael Holder

Con una forte crescita, SuperGroup ha aumentato il proprio fatturato di sette volte rispetto al 2010. Con Primark (di proprietà del conglomerato Associated British Foods PLC) e Next, altri due marchi di successo, questa performance illustra il know-how imprenditoriale degli inglesi nel prêt-à-porter

Superdry commercializza i suoi marchi attraverso 555 negozi in 60 Paesi, più di Primark (320 negozi), ma poco meno di Next (700 negozi)

Un quarto del fatturato viene realizzato on-line (un canale di vendita in forte crescita): il marchio è molto attivo sui social network perché ha un budget di marketing consistente - a differenza di Primark, che non fa pubblicità, e trasferisce i risparmi così realizzati sui prezzi di vendita

Negli ultimi mesi sono stati aperti oltre 80 nuovi negozi Superdry: la strategia del Gruppo è quindi decisamente orientata all'espansione, soprattutto a livello internazionale; per il momento il Regno Unito rappresenta circa un terzo delle vendite

Lo sviluppo è completamente autofinanziato dal 2011, senza aumento del debito e senza emissione di azioni. Il management pretende di ammortizzare le aperture dei propri negozi in meno di due anni, il che, se l'informazione è vera, presuppone un ritorno sull'investimento piuttosto spettacolare

Questa dinamica permette a SuperGroup di difendere un ottimo bilancio (forse il migliore del settore), e contrasta con le difficoltà incontrate dalla maggior parte dei marchi del prêt-à-porter


Oltre al digitale, l'originalità del modello di business è rappresentata da un portafoglio di negozi misto: 220 punti vendita sono detenuti da SuperGroup, mentre i restanti 335 sono gestiti da franchisee (o licenziatari)

Questo secondo formato è vantaggioso: consente margini e ritorni sugli investimenti più elevati, oltre all'esternalizzazione di parte del rischio operativo. Questo è, ad esempio, esattamente lo stesso modello di McDonald's o Burger King

I negozi autoproprietari hanno registrato un fatturato di 502 milioni di sterline per un utile operativo di 69 milioni di sterline, con un margine del 13,7% (superiore a quello di H & M), mentre le attività in franchising e in licenza sono state pari a 249 milioni di sterline per un utile operativo di 85 milioni di sterline, con un margine del 34% (assolutamente senza precedenti nel prêt-à-porter di interesse generale)

Superdry si concentra sul segmento "atletico-tempo libero" (contrazione di atletico e tempo libero), un posizionamento che l'azienda sfrutta in modo più casual e meno tecnico rispetto a colleghi come Nike, Adidas o Columbia

A livello di merchandising, la strategia imita quella di Zara, con incessanti uscite di nuovi modelli e un rinnovamento permanente delle collezioni

Dopo aver conquistato il Regno Unito, il marchio sembra sedurre sempre più in tutta Europa. L'espansione negli Stati Uniti e in Cina è appena iniziata; è quindi troppo presto per valutare il successo di queste nuove geografie


Il SuperGroup ha registrato un utile di 66 milioni di sterline nell'anno precedente. Questo è stato interamente reinvestito nel business, cioè nel finanziamento delle operazioni e nell'apertura di nuovi negozi. Il dividendo di 36 milioni di sterline è stato detratto dalla cassa

Il rendimento del capitale investito, ovvero i guadagni derivanti dall'utilizzo cumulativo del capitale circolante e delle immobilizzazioni - generalmente una buona misura dell'efficienza operativa di un rivenditore - è del 21%

In confronto, quelli di Next e Zara sono al massimo del 15%, ma la maggior parte della loro crescita è forse alle spalle, a maggior ragione nel caso di Zara

D'altra parte, nonostante un aumento spettacolare del fatturato (come abbiamo detto, moltiplicato per sette in sette anni), la generazione di cassa è laboriosa: il flusso di cassa delle operazioni è "solo" raddoppiato nello stesso periodo


Questa difficoltà è un classico del settore, dove il vero ostacolo non è tanto quello di crescere, quanto quello di raggiungere una crescita redditizia, cioè di generare autentici profitti in denaro

Infatti, l'apertura di nuovi negozi mobilita notevoli risorse di cassa, in quanto il fabbisogno di capitale circolante aumenta progressivamente (soprattutto per finanziare le scorte)

Alla data di questo articolo, la capitalizzazione di mercato del SuperGroup è di 1,42 miliardi di sterline, un multiplo di ventidue volte i profitti dello scorso anno. Questa valutazione è piuttosto insolita per una società con una crescita così forte

In gergo, a queste situazioni si fa riferimento con l'acronimo "GARP", che sta per "Growth At Reasonable Price" (crescita a prezzo ragionevole)

Alla luce di questi fattori, sta emergendo una sfida binaria che è perfettamente binaria per gli azionisti: se gli investimenti fatti nell'espansione internazionale sono redditizi come in passato, e la generazione di cassa sta migliorando, il suo prezzo attuale (£ 17,37) è un'opportunità clamorosa, se non eccezionale (a maggior ragione in un mercato surriscaldato, dove le aziende in crescita fanno trading a caro prezzo).

Se invece il marchio passa di moda (cosa che notoriamente avviene sempre più velocemente di quanto si creda) e le vendite diminuiscono, il gruppo dovrà fare i conti con un'ampia struttura di costi fissi - anche se parzialmente mitigata da un modello di business che si basa sull'utilizzo di franchisee, e di contratti di locazione a breve termine per i negozi di proprietà

Questa leva operativa, capace di sublimare o deprimere rapidamente i profitti a seguito di una variazione (anche minima) del fatturato, rappresenta quindi sia una fonte di rischio che un'opportunità

Esiste anche un rischio valutario post-Brexit, anche se per il momento la sterlina inglese è perfettamente in linea con le principali valute.

Siamo all'inizio di una nuova (e formidabile) storia di successo nel prêt-à-porter? Oppure l'abbellimento è sul punto di essere consumato, e di porre fine alla folgorante ascesa del marchio?

Anche se il mercato non riesce a trarne vantaggio, l'azienda soddisfa tutti i criteri di selezione - crescita, redditività, solidità finanziaria - e diventa così una nuova posizione nel portafoglio europeo dei 4-Traders