ZURIGO (awp/ats) - Le catastrofi naturali nel 2022 hanno provocato danni per 260 miliardi di dollari (245 miliardi di franchi al cambio attuale), di cui 115 miliardi coperti dalle assicurazioni: lo sottolinea la società di riassicurazione elvetica Swiss Re nel suo tradizionale studio Sigma.

I due dati sono inferiori (rispettivamente dell'11% e del 5%) a quelli dell'anno scorso, ma si rivelano sensibilmente superiori alla media decennale, che è rispettivamente di 207 e 81 miliardi. A pesare in modo particolarmente forte nell'anno in corso sono stati l'uragano Ian, che ha colpito gli Stati Uniti in settembre, e altri eventi meteorologici estremi come le tempeste invernali in Europa, le inondazioni in Australia e Sudafrica e le grandinate in Francia e negli Usa.

Se ai disastri naturali (terremoti, cicloni, tempeste, inondazioni, incendi di boschi) si aggiungono quelli causati dall'uomo si arriva a un totale di 268 miliardi (contro i 303 del 2021, ma i 219 della media degli ultimi dieci anni), di cui 122 miliardi (in confronto a rispettivamente 130 e 90) assicurati.

"Il 2022 è stato un altro anno caratterizzato dall'aumento dei sinistri da catastrofi naturali e la domanda di assicurazioni è in crescita, mentre il divario di protezione rimane ampio", afferma Thierry Léger, dirigente di Swiss Re.