BERLINO (Reuters) - Il produttore di chip tedesco Infineon ha evidenziato la mancanza di investimenti in nuova capacità da parte dei suoi partner produttivi per far fronte alle carenze nei mercati dei semiconduttori, affermando di aver investito per espandere la propria capacità per soddisfare la crescita del mercato.

Il netto rimbalzo della domanda in ogni settore, dagli smartphone alle auto, in seguito al crollo causato dalla pandemia di coronavirus, ha provocato disagi alle catene di fornitura di chip soprattutto nel settore automobilistico.

Infineon ha affermato che ci sono stati colli di bottiglia nelle aree in cui si affida a produttori a contratto, ovvero le fonderie, come Tsmc, in particolare quelli legati ai microcontrollori automobilistici e ai prodotti utilizzati nell'industria della rete internet.

"Le fonderie non hanno investito abbastanza per tenere il passo con la situazione", ha detto l'amministratore delegato Reinhard Ploss agli analisti dopo che Infineon ha alzato le previsioni di vendite e margini di profitto per l'anno fiscale al 30 settembre.

Nonostante le prospettive ottimistiche, le azioni di Infineon sono arrivate a perdere oltre il 4% alla borsa di Francoforte dopo che una tempesta invernale, che ha distrutto lo stabilimento ad Austin, in Texas, ha esercitato pressioni sui margini di profitto nel secondo trimestre fiscale della società, che si è concluso il 31 marzo.

Il produttore di chip con sede a Monaco prevede che i problemi di fornitura nel core business automobilistico -- che rappresenta il 45% dei ricavi -- si ridurranno nella seconda metà di quest'anno, con i volumi persi che probabilmente verranno recuperati solo nel 2022.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)