Si prevede che le vendite al dettaglio degli Stati Uniti aumenteranno fino al 3,5% quest'anno, ad un ritmo più lento rispetto al 2023, ha dichiarato mercoledì l'associazione di settore National Retail Federation, in quanto l'inflazione appiccicosa smorza le speranze di una forte ripresa della spesa dei consumatori.

CONTESTO

I prezzi al consumo degli Stati Uniti sono aumentati in maniera solida a febbraio, grazie all'aumento dei costi della benzina e dei beni di prima necessità, il secondo mese consecutivo di letture di inflazione più solide da parte del Dipartimento del Lavoro.

I grandi rivenditori, tra cui Walmart e Target, hanno formulato previsioni prudenti per l'anno in corso, mentre gli acquirenti navigano in un ambiente macroeconomico incerto.

I dati economici contrastanti hanno anche fatto slittare le aspettative per il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti a giugno, rispetto a maggio.

IN NUMERI

L'NRF ha previsto un aumento delle vendite al dettaglio tra il 2,5% e il 3,5% quest'anno, per un valore compreso tra 5,23 e 5,28 trilioni di dollari, rispetto ad una crescita del 3,6% nel 2023.

L'ente di categoria prevede che l'inflazione si modererà al 2,2% su base annua a dicembre, grazie al raffreddamento del mercato del lavoro e al calo dei costi degli alloggi.

Le vendite al dettaglio, secondo la definizione di NRF, comprendono sia gli acquisti in negozio che quelli online in un'ampia gamma di contesti di vendita al dettaglio, ma escludono gli acquisti presso i concessionari automobilistici, le stazioni di servizio e i ristoranti.

CITAZIONI CHIAVE

"La resilienza dei consumatori continua a sostenere l'economia americana e siamo fiduciosi che ci sarà una crescita moderata ma costante fino alla fine dell'anno", ha dichiarato il Presidente e CEO di NRF Matthew Shay in un comunicato.

"Ho ipotizzato una riduzione a metà anno del tasso dei fondi della Fed, anche se sono al punto in cui potrebbe allontanarsi. Questo potrebbe avere un impatto negativo considerevole sul processo decisionale dei consumatori", ha detto il capo economista di NRF Jack Kleinhenz. GRAFICO