MILANO (MF-DJ)--Il calcio giocato irrompe sui banchi del Parlamento. Essendo lo sport nazionale è logico attendersi che la rivoluzione rappresentata dall'avvento di Dazn, l'Ott che ha messo sul piatto 840 milioni annui (340 milioni garantiti da Tim), sia al centro dell'attenzione della politica. E non solo per le lamentele degli utenti sui social e le prese di posizione delle associazioni dei consumatori. Ma anche perché l'argomento ieri è stato oggetto di una prima audizione del presidente Agcom, Giacomo Lasorella alla commissione parlamentare Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.

Il nodo, scrive MF, è rappresentato dalla tenuta del segnale della piattaforma streaming ma soprattutto dalla qualità del servizio. Senza trascurare poi gli ascolti (Dazn li fa rilevare da Nielsen, soggetto non riconosciuto a differenza di Auditel), che vanno a impattare anche sulla ripartizione (8% del totale) degli introiti incamerati dalla lega SerieA. Così l'Agcom ha avviato un'istruttoria sulla metodologia di misurazione di Dazn (ieri ha ribadito la validità dei numeri) e lanciato un alert anche su Amazon Prime Video (ieri sera ha trasmesso Inter-Real Madrid). A rincarare la dose è stato poi il deputato della lega Massimiliano Capitanio, che ha anticipato come «a breve la Camera voterà una risoluzione per richiamare Dazn al rispetto delle normative». E secondo indiscrezioni, presto aumenterà la pressione della politica italiana e dei parlamentari sul caso e su Dazn per tutelare gli utenti. Una strada percorribile è la richiesta di condizioni migliorative per la fruizione delle immagini, che potrebbe portare a un pressing per chiedere la sub-licenza dei diritti tv a favore di Sky Italia.

fch

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September 16, 2021 02:18 ET (06:18 GMT)