MILANO (MF-DJ)--Prima regione d'Italia per territorio, quinta per numero di abitanti, la Sicilia non gode ancora di un primato in classifica per l'efficienza del suo tessuto economico. A fotografare il problema, è stato Paolo Panerai, editor in chief e ceo di Class Editori, che aprendo il convegno Motore Italia Sicilia, ripartire dalle eccellenze dell'isola organizzato dal gruppo editoriale ha sottolineato come spesso le inefficienze della regione non siano dovute all'incapacità ma alla concretezza, «una caratteristica difficile da ottenere in questa terra». Le 370 mila imprese siciliane fatturano a livello aggregato 50 miliardi, realizzando ad oggi il 2% dei ricavi complessivi delle aziende italiane. Stando all'analisi di Leanus però, la Sicilia ha una peculiarità rispetto alle altre regioni: le grandi imprese hanno un peso minore rispetto alle piccole, ed è probabilmente da queste che vuole ripartire. A dare un'idea sul come provare ad apportare un cambiamento nella regione insulare è stato Gaetano Micciché, attuale presidente della divisione Imi del gruppo Intesa Sanpaolo, peraltro di origine palermitana. «Nel medio periodo dobbiamo puntare a far diventare le aziende siciliane di alto livello. Per farlo bisogna concentrarsi su poche ma grandi operazioni evitando di disperdere le strategie», ha detto Micciché. Il nodo rimarrà quello dell'execution che però, in questo periodo storico, potrebbe essere agevolata dell'arrivo del Pnrr. In particolare le nuove risorse potrebbero far emergere le potenzialità di settori come quello energetico o colmare le difficoltà di altri comparti come quello tecnologico. Nella regione c'è infatti una difficoltà nel far crescere competenze distintive e competitive nel mondo digital. In questo senso Carlo Gotta, del fondo Fsi, ha portato al centro del dibattito numeri concreti, come quelli dei soli due accordi siglati lo scorso anno in Sicilia rispetto agli oltre 800 avviati in Italia che hanno conseguito un valore di investimento totale di 1,2 miliardi. In Sicilia c'è già però chi ha deciso di puntare sull'innovazione tecnologica, come Omer Group, l'azienda quotata all'Egm nata 32 anni fa nel settore della componentistica per auto. Oggi Omer è il fornitore di tutti i principali gruppi ferroviari, racconta il ceo del gruppo Giuseppe Russello, il quale punta a ulteriori investimenti infrastrutturali e per la digitalizzazione dei processi. Insieme al gruppo Omer a credere nel digital in Sicilia ci sono anche realtà come quella di Emanuele Spampinato che ha dato vita al consorzio Etna Hi Tech, un aggregatore di 60 pmi innovative che fatturano nel complesso 270 milioni che insieme possono giocare sul mercato partite importanti a cui altrimenti non avrebbero potuto partecipare. Seguendo il filo conduttore dell'innovazione in Sicilia si giunge quindi a Parmon, l'azienda che Antonio Fronterré racconta essere passata da 1 milione di ebitda a ben 20 durante la pandemia. Tre storie di successo secondo Alessandro Nuzzi di Cdp, che ha sottolineato come Cassa Depositi e Prestiti stia cercando di dare ad aziende come queste strumenti efficienti, i cui risultati possano fungere poi da effetto moltiplicativo sul territorio. Non da meno il fronte dell'energia in cui si distinguono invece realtà come Medielettra, Sonnedix o Cep. Quest'ultima, con un business improntato sulla cabine elettriche saldate, punta molto sul welfare aziendale come ha raccontato Roberta Melodia: «Investiamo molto sul capitale umano e sul digitale», ha spiegato, «siamo entrati nel programma Elite di Borsa italiana e magari inizieremo a guardare alla quotazione in borsa». Per riuscire a valorizzare aziende come queste però serve una pubblica amministrazione più competente, stando al commento di Mario Pagliaro di Cnr. E mentre si cercherà di porre rimedio a problemi come questo, secondo Alessandro Migliorini di European Equity «la Sicilia potrà comunque godere di uno dei territori più interessanti non solo per le risorse naturali, ma anche perché in futuro rappresenterà un hub energetico molto importante per l'Italia e l'Europa». Tra gli sponsor dell'evento Osp Porto e Autorità Portuale di Palermo, Ospedale Giglio di Cefalù, G-Frab Gruppo Bucalo, Ferrovie, Tim.

red

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2109:28 giu 2022


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